Pesca: l’assessore Protopapa replica a De Angelis
"La mia vicinanza al comparto pesca sportiva, turistica e agonistica, pur non rumorosa, è viva"
ACQUI TERME – Botta e risposta sulle pagine del nostro giornale. Nei giorni scorsi Nicola De Angelis del partito Acqui in Azione aveva accusato la Regione – citando l’assessore alla Pesca Marco Protopapa – di non aver realizzato uno studio sull’immissione nei torrenti di specie alloctone.
Non si è fatta attendere la replica. «Una problematica già affrontata, come lui ben sa, da parecchi mesi insieme alle altre Regioni e attraverso azioni comuni nei confronti del Ministero – afferma Protopapa – All’esponente di Azione ricordo che è il Ministero della Transizione Ecologica il responsabile di queste delimitazioni». Quindi tutt’altro che disinteresse.
Oltre all’analisi della norma limitatrice, l’assessore acquese rivendica di aver, già nel marzo scorso, inviato al Ministero una richiesta di deroga temporanea per l’immissione delle specie trota fario e trota iridea. «È di pochi giorni fa la trasmissione della nota con la quale è stata sollecitata la Commissione Politiche Agricole (coordinamento degli assessori regionali all’Agricoltura) allo scopo di evidenziare le notevoli difficoltà applicative del Decreto direttoriale che stabilisce modalità molto stringenti di autorizzazione delle immissioni di specie alloctone tra cui anche quelle interessate dall’attività di pesca – precisa l’intervistato – La Regione Piemonte ha inoltre richiesto l’approvazione di un periodo di transizione per l’applicazione della nuova normativa e uno specifico incontro con il Ministero per affrontare le problematiche conseguenti l’ applicazione delle limitazioni».
Mancano gli studi di rischio? «No – risponde – nei mesi scorsi è stato redatto uno studio del rischio finalizzato a supportare la richiesta di autorizzazione all’immissione di trota fario e trota iridea ed è inoltre all’esame la modifica del regolamento pesca per quanto riguarda la trota Salmo Ghigi, considerata autoctona in tutto il territorio regionale».
In conclusione: «Ricordo a De Angelis (per cui sarei un assessore silente) che la mia vicinanza al comparto pesca sportiva, turistica e agonistica, seppur non rumorosa, è viva e con tutti i colleghi nazionali stiamo lavorando per trovare delle soluzioni a realtà che non possono essere risolte, come lui ben sa, direttamente dalle Regioni; senza escludere ogni tipo di collaborazione con le associazioni alieutiche che hanno apprezzato il nostro impegno».