Il Rebora Festival saluta con Vivaldi e Paganini
Sul palco del Comunale il giovane violinista Indro Borrerani con l'orchestra Bruni di Cuneo
OVADA – «Quando suono voglio trasmettere un’emozione». Indro Borreani è il giovanissimo violinista che sarà protagonista lunedì dalle 21.00 al Teatro Comunale dell’ultimo appuntamento con il Rebora Festival. Con lui sul palco l’Orchestra Bruni di Cuneo. L’emozione passerà dalle musiche di Antonio Vivaldi e Niccolò Paganini.
Buoni maestri
«Avevo cinque anni, ero al mercato con mia madre e vidi un violinista di strada – racconta Borreani – Mi fermai davanti a lui, mia madre non riuscì a muovermi da finché il violinista non smise di suonare. È stato un colpo di fulmine per quel suono incredibile, che è sfociato in un grande amore». Borreani a soli 21 anni è già primo violino ed è stato allievo del grande Uto Ughi, Ad oggi è allievo del violinista serbo Dejan Bogdanovich. «Con lui – aggiunge – approfondisco la scuola sovietica, l’approccio al suono del violino che preferisco perché più attenta alla postura e all’emozione piuttosto che essere concentrata sul virtuosismo come quella italiana». Fino al liceo Borreani ha studiato anche pianoforte. Il musicista però si definisce un ragazzo normale. «Vivo il mio tempo. Non arrivo da una famiglia agiata e non ho una tradizione di musicisti alle spalle. In casa mia la musica non è mai mancata. Si ascoltavano i genere più diversi, dalla musica classica ai Pink Floyd. I miei genitori hanno fatto i salti mortali per farmi studiare.
Le emozioni
Vivaldi e Paganini sono due compositori molto diversi da loro. «Il primo è più tradizionale, con le sue note creava immagini come nel caso delle quattro stagioni. Paganini è invece colui che ha rivoluzionato il mondo del mio strumento, “il folle” che ha inventato la figura del “primo violino”». Schubert scrisse che il musicista genovese era un diavolo che suonava la musica degli angeli. «Quando salgo sul palco – conclude Borreani – l’unico obiettivo è portare le emozioni dal cuore alle mie mani». Nel corso della serata è previsto anche l’intervento di Raffaella Romagnolo nello spazio “La musica come un racconto”. I biglietti sono ancora in vendita presso lo Iat di via Cairoli. Prezzo: 10 euro. Per ulteriori informazioni: 0143. 82.10.43.