I santi di oggi, 30 ottobre, sono San Saturnino di Cagliari, San Gerardo da Potenza e San Marciano di Siracusa
San Saturnino di Cagliari
Martire e patrono di Cagliari
San Saturnino di Cagliari, meglio noto in Sardegna come Santu Sadurru, nasce a Cagliari nel 285. Giovane martire Cristiano vissuto in terra sarda durante le persecuzioni volute da Diocleziano, la sua storia è ricca di contraddizioni, difatti non ci sono notizie certe sulla vita del ragazzo.
Venne educato al Cristianesimo dalla famiglia. Nonostante la giovane età, il ragazzo possedeva una forza d’animo e una maturità tali da respingere fortemente le idee dell’epoca, tanto da non arrendersi alle persecuzioni di Diocleziano.
Saturnino, convinto della sua fede, si rifiutò di adempiere al rito pagano, ciò gli costò la prigionia e le torture, infine la morte per decapitazione.
La morte del Santo
Il giovane Saturnino subì l’ingiusto destino nell’ottobre del 304, all’età di 19 anni, e in quanto Cristiano venne sepolto nella necropoli dove in seguito sorse la Basilica a lui dedicata.
San Gerardo da Potenza
Vescovo e patrono di Potenza
Gerardo La Porta è di origini piacentine, ordinato sacerdote, si dirige al sud forse per imbarcarsi con i crociati, ma arrivato a Potenza si impegna a diffondere la fede. E’ amato e ammirato dai potentini per la sua umiltà, bontà e generosità, tanto che alla morte del vescovo della città, viene subito eletto suo successore e per 8 anni reggerà la diocesi di Potenza. Dopo la sua morte avvenuta il 30 ottobre 1119, il suo successore, Manfredo, si reca a Roma per chiedere al papa la canonizzazione. Le sue reliquie sono venerate ancora oggi nel duomo di Potenza.
http://www.comune.potenza.it/?p=4592
San Marciano di Siracusa
Marciano, o Marziano, è stato un vescovo e martire, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Secondo la tradizione Marciano fu il primo vescovo di Siracusa; discepolo dell’apostolo Pietro in Antiochia. Vissuto nel I secolo. Fu inviato da Pietro in Sicilia a predicare il Vangelo; qui si fermò a Siracusa dove operò molte conversioni, accompagnate da numerosi miracoli.
È venerato come compatrono di Gaeta insieme a Sant’Erasmo e celebrati in questa città e diocesi il 2 giugno.