Attività fisica e concentrazione: l’attività motoria aiuta le prestazioni mentali?
Una cosa è l’attività fisica, una cosa è quella mentale. Se si fa sport o ginnastica si allena il corpo, se si legge o si ragiona si allena la mente. È davvero così? La risposta è chiaramente negativa.
Corpo e mente sono strettamente correlati e molteplici buone abitudini che ricadono in una delle due sfere possono forse in qualche modo agevolare anche l’altra.
Ma quando esattamente una sfera può aiutare l’altra?
La risposta più convincente l’abbiamo quando il benessere fisico o quello mentale è spiccatamente buono rispetto all’altro e può dunque influenzare positivamente l’altro aspetto. La buona salute sembrerebbe dunque legare i due ambiti e ce lo dimostrano diverse case histories nella realtà.
Ad esempio una condizione mentale molto buona (magari accompagnata anche da un umorismo marcato) può essere di grande aiuto ad una guarigione da inconvenienti fisici così come invece un corpo affaticato, non in forma, stressato o semplicemente colto da agitazione e nervoso può incidere in modo negativo sulla capacità di memoria e sulla concentrazione della mente.
Ma nel quotidiano?
Nella vita di tutti i giorni un primo evidente segnale della positiva correlazione fra attività fisica e benessere in termini di concentrazione mentale si ha grazie alla pratica di un livello minimo di esercizio motorio (che può spaziare dallo sport specializzato in palestra alla più abbordabile passeggiata giornaliera della durata di circa mezz’oretta, prassi suggerita a tutti). Tale buona abitudine pare possa realmente incidere sul miglioramento di molte prestazioni del nostro cervello ed in particolare la capacità di concentrazione.
Evidenze scientifiche sostengono infatti che l’esercizio aerobico, ossia teso ad aumentare la frequenza cardiaca attivando il metabolismo e consumando calorie, accresce anche le dimensioni dell’ippocampo, l’angolo del cervello che controlla la memoria verbale e l’apprendimento.
Sembrerebbero essere due in particolare i benefici diretti ottenuti attraverso l’allenamento: lo sviluppo e il potenziamento della facoltà mnemonica (utile in particolare agli studenti ma anche a tutti coloro che lavorano) e la maggior rapidità riscontrata nell’apprendimento, oltre che nella sua efficacia. Ecco perché a chi studia o lavora è più che consigliabile la buona abitudine di occupare la pausa dalle attività con una seppur breve corsetta: i risultati ottenuti consentiranno infatti di tornare alle proprie attività di studio o di lavoro con benefici in termini di concentrazione.
In quale modo l’esercizio fisico agisce positivamente?
Innanzitutto l’attività motoria ha effetti a livello cardiaco ma, non secondariamente, altri benefici non meno importanti ricadono sulla sfera dell’umore e del benessere esteso.
Per ottenere i risultati (e mantenerli) è importante mantenere una certa regolarità negli allenamenti. Ciò porta ad accrescere l’equilibrio emotivo, a ridurre lo stress e ad acquietare stati di ansia, agitazione e nervoso che sempre più rischiano di prendere piede nella società odierna
Quando effettuare l’esercizio fisico utile alla concentrazione?
Con la premessa che l’aspetto più importante è il mantenimento della regolarità indipendentemente dal momento della giornata, il consiglio è di considerare in particolare la mattinata come uno dei momenti più idonei per regalare all’intero giorno una carica di rilassatezza mentale che possa favorire nelle ore seguenti la concentrazione da applicare al meglio allo studio e nelle attività lavorative.
Come mantenere elevato il target di attenzione?
Gli stessi sportivi, per raggiungere sempre migliori traguardi, possono affidarsi ad esercizi legati al miglioramento della concentrazione. Secondo alcune ricerche universitarie sportivi di successo presentano minori rischi di soccombere di fronte a possibili distrazioni e riescono inoltre a mettere meglio a fuoco e in azione le giuste tecniche e strategie per ottenere gli esiti più ambiziosi. Le distrazioni possono essere date da rumori circostanti, dettagli riguardanti il pubblico presente o l’ambiente sociale o paesaggistico esistente. Da qui la concentrazione viene a configurarsi come la facoltà di mantenere il controllo dell’attenzione per un periodo continuativo tenendo ampiamente sotto controllo gli agenti pericolosi come il fluire di pensieri e preoccupazioni, il prevalere di stati emozionali particolarmente impetuosi oppure i condizionamenti esterni come rumori, presenze umane, fattori climatici e ambientali.
Insomma se all’inizio dicevamo che una cosa sono le problematiche fisiche, un conto quelle mentali, dopo questo articolo forse capiremo che oltre alla salute e tonicità del corpo c’è molto di più che arriva dall’attività motoria e che va a sollecitare quelle capacità meno fisiche ma così capaci di portare sano valore aggiunto alla nostra vita di tutti i giorni.
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