I santi di oggi, giovedì 28 ottobre, sono san Simone, san Ferruccio di Magonza e san Francesco Diaz
Il santo di oggi, giovedì 28 ottobre, è San Simone.
La vita del Santo
Ci sono poche e controverse notizie sulla sua vita. Figura come l’undicesimo tra gli apostoli di Cristo e l’evangelista Luca lo chiama “Zelota” forse perché appartenuto al gruppo degli zeloti oppure, secondo altri, per il suo zelo religioso. Gli evangelisti Marco e Matteo lo chiamano invece “Cananeo” ed è chiamato anche “Simone Minore” per distinguerlo da Simon Pietro. Diventa vescovo di Gerusalemme succedendo a Giacomo il Minore e diffonde il Vangelo in Egitto e in Mesopotamia. Successivamente Simone segue Giuda in Persia e Armenia, dove furono entrambi martirizzati. Pertanto Simone è spesso associato con Giuda Taddeo nella venerazione e insieme vengono ricordati il 28 ottobre.
Nonostante sia uno tra gli apostoli meno popolari e conosciuti, il suo culto è molto diffuso come dimostrano le numerose opere d’arte che lo raffigurano. Nell’iconografia è rappresentato con una sega, il presunto strumento del suo martirio.
La morte
Anche le notizie sulla sua morte sono molto incerte. Ci sono due ipotesi: la prima è che sia stato fatto a pezzi con una sega (per questo è il patrono dei boscaioli), la seconda è che sia stato ucciso con una clava insieme a Giuda Taddeo.
San Ferruccio di Magonza
E’ vissuto nel IV secolo ma sono poche e frammentarie le notizie sulla sua vita. E’ un soldato romano ma convertendosi al cristianesimo abbandona le armi. Torturato durante le persecuzioni di Diocleziano, viene lasciato morire di fame. Nonostante la lenta agonia non perderà mai la fede. Le sue reliquie, dapprima custodite nel monastero benedettino di Bleindenstadt per circa mille anni, vengono successivamente consegnate ai Gesuiti di Magonza, ma nel 1793 vengono definitivamente perdute a causa di un incendio.
San Francesco Díaz
San Francesco Díaz, nato a Écija, in Spagna, il 2 ottobre 1713, fu un frate domenicano che fu martirizzato in Cina nel 1748.
Díaz entrò nell’Ordine dei Frati Predicatori nel 1731 e fu ordinato sacerdote nel 1737. Fu inviato in Cina nel 1740, dove si dedicò alla predicazione del Vangelo e alla cura dei poveri e dei bisognosi.
Díaz fu arrestato dalle autorità cinesi nel 1748, insieme ad altri quattro frati domenicani. Fu torturato e infine condannato a morte. Fu decapitato il 28 ottobre 1748, all’età di 35 anni.
Díaz fu beatificato da papa Leone XIII nel 1893 e canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 2000. La sua festa liturgica si celebra il 28 ottobre.
La testimonianza di fede
La storia di San Francesco Díaz è una testimonianza di fede e di coraggio. Díaz, pur sapendo che l’evangelizzazione della Cina era un compito difficile e pericoloso, non si lasciò scoraggiare.
Si dedicò con passione alla predicazione del Vangelo, e fu pronto a dare la sua vita per la sua fede. La sua testimonianza è un invito a vivere la fede con coerenza e coraggio, anche di fronte alle difficoltà.
Il culto di San Francesco Díaz
Il culto di San Francesco Díaz è molto diffuso in Spagna e in Cina. In Spagna, è venerato come patrono di Écija e di altre località. In Cina, è venerato come martire della Chiesa cattolica.
La sua tomba si trova nella cattedrale di Écija, in Spagna. È meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli.