Rave party all’ombra della Lanterna: tanti alessandrini denunciati
Foglio di via dopo il raduno di Ferragosto. Spicca il numero degli acquesi
GENOVA – Sono in grande maggioranza dell’alessandrino i giovani colpiti da foglio di via obbligatorio e denunciati, dopo aver partecipato ad un rave party a Monte Moro, uno dei più alti che sovrasta la città di Genova, nel giorno dello scorso ferragosto.
Nove su undici dei partecipanti oggetto dell’iniziativa del questore di Genova (Orazio D’Anna, insediato da pochi giorni ed a uno dei suoi primi atti ufficiali) sono infatti targati provincia di Alessandria.
A primeggiare in questa poco esaltante classifica sono quelli residenti ad Acqui Terme: sei, oltre la metà del totale; uno ciascuno invece per Novi Ligure, Cassine e Alice bel Colle. Solo due sono di altre zone, peraltro entrambi del genovesato, di Recco e Rapallo.
Le indagini erano scattate dopo varie segnalazioni della gente di questo rave party che di regolare aveva poco o nulla. Una sorta di festa di ferragosto che aveva indignato Genova e della quale si era occupata la Divisione Anticrimine della Questura di via Diaz.
I poliziotti oltre al foglio di via che obbliga i colpiti a stare lontani dalla Lanterna, hanno anche denunciato il gruppo per il reato di invasione di terreni ed edifici. Gli investigatori spiegano come i fatti siano avvenuti in pieno periodo di restrizioni anti Covid, assolutamente ignorate da chi partecipava a quello strano appuntamento. Le condotte di questi soggetti in un momento pandemico, delicato per tutti, fa sapere una nota emessa dalla stessa Questura genovese, “assumono una caratterizzazione di maggiore gravità nella lotta alla pandemia”.
Il rave party del 15 agosto ha anche fatto scattare un allarme su possibili ripetizioni a Genova di eventi del genere, anche perché il luogo dov’è avvenuto appare difficilmente raggiungibile e pertanto poco conosciuto, adeguato ai raggruppamenti che non diano nell’occhio. Terreno facile quindi per creare altre situazioni del genere.
Per cui la Polizia genovese avverte: “Le attenzioni della Questura sulle problematiche connesse ai rave party proseguiranno anche attraverso il monitoraggio dei siti d’interesse al fine di prevenire e contrastare il fenomeno sul territorio provinciale”.