I santi di oggi, 25 ottobre, sono San Gaudenzio di Brescia e San Miniato
San Gaudenzio di Brescia, Vescovo
La vita del Santo
Nativo di Brescia, ne sarà l’ottavo vescovo. Dotato di una eccellente preparazione culturale, umanistica e religiosa, ci ha lasciato una serie di Trattati (i suoi sermoni e anche parte del suo epistolario) che confermano la sua fama di uomo dotto.
Verso il 386 intraprese un viaggio in Terra Santa e attraversando la Cappadocia si fermò a Cesarea in un monastero presieduto da due nipoti di san Basilio, dalle quali ricevette in dono reliquie dei quaranta martiri di Sebaste.
Mentre si trovava in Oriente, morì a Brescia il vescovo Filastrio e clero e popolo elessero come successore Gaudenzio.
La spiritualità
Si dedica con impegno alla diffusione del messaggio cristiano. Difende gli ultimi. Grande spirito di umanità. Molto conosciuti i suoi discorsi in cui tratta della divinità di Cristo, della verginità della Madonna e dell’importanza della fede.
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San Miniato, primo martire (protomartire) della città di Firenze
La vita del Santo
Secondo la tradizione è un soldato romano oppure, secondo altre leggende, un re di origine armena di passaggio a Firenze nel 250 circa. Rifiutatosi di venerare gli dei pagani viene condannato alla tortura nell’anfiteatro della città.
Gli agiografi medievali riportano tutta una serie di miracoli avvenuti durante il supplizio, come l’invulnerabilità nonostante l’introduzione in un forno arroventato, la liberazione dai ceppi che lo stiravano sul cavalletto, l’ammansimento (o la morte) del leone che lo doveva sbranare grazie al segno della croce. Alla fine viene decapitato e la leggenda racconta che il santo dopo aver raccolto in mano la propria testa (uno dei pochi cefalofori, come san Dionigi) si sia recato sulla collina dove oggi sorge la basilica di San Miniato al Monte, edificata su di un precedente oratorio attorno all’anno Mille.
E’ considerato il primo martire di Firenze.