Centro Benedicta, cantiere infinito: ditta fa ricorso contro la revoca dell'appalto
L'impresa che si è aggiudicata i lavori non ha mai firmato il contratto. La Provincia l'ha esclusa ma ora c'è…
Riparte il cantiere infinito per il completamento dell'edificio che sorgerà sul luogo dell'eccidio compiuto dai nazifascisti nel 1944
BOSIO — Sono stati affidati ieri all’impresa incaricata i lavori per la realizzazione della facciata al centro di documentazione della Benedicta. Ne ha dato notizia Daniele Borioli, presidente dell’associazione Memoria della Benedicta. L’edificio destinato a sorgere accanto ai ruderi della cascina dove nel 1944 si consumò l’eccidio nazifascista è al centro di «una vicenda complessa che ha conosciuto molti problemi ma che ora pare essere avviata verso una conclusione positiva», per usare le parole di Borioli.
Iniziato nel 2011 (sulla base di una decisione che risale al 2006), per completare il centro sono stati stanziati 1,5 milioni di euro a carico di Regione e Provincia. Il cantiere è stato funestato da diversi stop, inconvenienti tecnici e pure il fallimento di una delle ditte che si era aggiudicata l’appalto del primo lotto. Da ultimo, anche la revoca dei lavori a un’azienda incaricata del secondo lotto.
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L'impresa che si è aggiudicata i lavori non ha mai firmato il contratto. La Provincia l'ha esclusa ma ora c'è…
Secondo gli accordi raggiunti in Provincia lo scorso luglio, i lavori di questo stralcio riguarderanno la sistemazione della facciata. Il costo sarà di circa 200 mila euro e le opere saranno realizzate dalla ditta Cup Costruzioni di Genova.
«Si proseguirà poi con il completamento degli interni. Partiranno nel prossimo anno gli acquisti riguardanti le attrezzature e gli arredi, nonché la progettazione del consolidamento dei ruderi della cascina e di sistemazione dell’area esterna», dice Borioli.
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«In parallelo, sempre a cura di Regione e Provincia si potenzierà, già in questo primo stralcio, la connessione internet, mentre in fase subito successiva si lavorerà a potenziare il collegamento telefonico, a beneficio non solo del centro di documentazione ma anche di tutta la piccola comunità locale», conclude il presidente dell’associazione Memoria della Benedicta che ieri ha compiuto un sopralluogo insieme ai tecnici e al sindaco di Bosio Stefano Persano.
Stefano Persano