Cantanti acquesi alla conquista dei festival nazionali
Sara Sorato, dalle voci bianche della Corale alla prima incisione importante
ACQUI TERME – Il periodo del lockdown ha segnato le nostre esistenze. Per molti è stato un importante momento di riflessione. Come per Agostino Poggio, il cantautore spignese, che nel periodo di isolamento ha deciso di dedicarsi agli altri, di utilizzare la propria esperienza per aiutare i giovani ad emergere, a realizzare (se possibile) il sogno di diventare cantanti. E così insieme ad Andrea Perrone ha fondato l’agenzia di promozione Apapapà. «Siamo molto soddisfatti – riferisce – stiamo seguendo dieci ragazze promuovendo le loro voci in diversi festival nazionali. Il riscontro è più che positivo». Lorenza Truffa, Costanza Mondo, Sara Sorato, Chiara Ceriali, Chiara De Lorenzo, Emma Pescio, Vanessa Giribaldi, Michela Fiorio, Maria Sole Giovine e Sara Scarcelli sono le aspiranti star che Poggio sta portando sui palcoscenici di tutta l’Italia. Gratuitamente.
“In questo mondo tanta gente senza scrupoli”
«Il mondo della musica è pieno di gente senza scrupoli che approfitta delle aspirazioni dei ragazzi – spiega – Avere accanto qualcuno ‘navigato’ mette al riparo da delusioni (o peggio)». I risultati sono interessanti. Chiara De Lorenzo, ad esempio, ha firmato un contratto discografico con Tilt Music, Emma Pescio con la Joseba Publishing e parteciperà alle prossime selezioni per il Festival di Sanremo.
E poi c’è Sara Sorato, 29 anni, acquese. «Canto da sempre – racconta – Facevo parte del Coro delle voci bianchi nella Corale acquese e dal 2016 studio con l’insegnante Anna Maria Gheltrito». Da alunna a docente: oggi, presso la Scuola ‘Bottino’ insegna canto moderno e jazz. Grazie alla partecipazione all’ultimo concorso ‘Una voce per Alpaa’, superate selezioni, semifinale e finale, l’acquese è stata scelta da una casa discografica, insieme ad altri sette artisti, per incidere un singolo natalizio. «Verrà distribuito sulle maggiori piattaforme ed il ricavato sarà devoluto a sostegno di opere benefiche. Per me è una doppia soddisfazione: fare del bene facendo quello che amo». Tra dieci anni come Lady Gaga? Sara ride: «Oddio, preferirei Diana Krall».