I santi di oggi, 19 ottobre, sono san Paolo della Croce, san Gioele e santa Laura di Cordova
San Paolo della Croce
Sacerdote e fondatore dei Passionisti. Nasce a Ovada il 3 gennaio 1694, muore a Roma il 18 ottobre 1775.
Il suo nome è Paolo Francesco Denei, di famiglia nobile e molto religiosa. La sua infanzia è segnata dalla morte di 9 dei suoi 15 fratelli; parla ai suoi famigliari con tale ardore di Gesù, da farli commuovere. A 22 anni partecipa a una spedizione contro i turchi, ma una “voce” gli dice di tornare per intraprendere la vita sacerdotale. Viene ordinato nel 1727 in Vaticano e dopo un’apparizione della Madonna vestita di nero, Paolo, vestito con un povero abito e a piedi nudi, percorre città e paesi per predicare Gesù crocefisso. Nel 1769 la Congregazione Passionista da lui fondata, viene approvata da Papa Clemente XIV. Pochi anni dopo fonda il primo monastero delle Claustorali Passioniste che nel 1815 si trasforma nella Congregazione delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce.
https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_San_Paolo_della_Croce
Curiosità
E’ considerato uno dei più grandi mistici e scrittori spirituali del suo tempo. Di presenza “maestosa”, amabile, alto di statura, con il volto sereno, voce chiara e sonora, dal temperamento sanguigno, molto motivato. Riesce a meditare per sei, sette ore consecutive la passione del Cristo che concepisce come massima espressione dell’amore di Dio per l’uomo. Paolo viene canonizzato da Pio IX nel 1867; le sue reliquie sono conservate nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Roma.
San Gioele
Profeta dell’Antico Testamento. Gioele è uno dei 12 profeti minori. Proviene, molto probabilmente, da un famiglia di sacerdoti e vive a Gerusalemme durante l’occupazione persiana della Palestina. Le sue profezie sono descritte nel libro a lui intestato e sono l’unica fonte dalla quale si posso attingere notizie sulla sua vita privata.
Viene considerato il profeta della Pentecoste: afferma infatti che un giorno il Signore manderà il suo Spirito nel cuore di ogni uomo.
Santa Laura di Cordova
Le notizie sulla sua vita sono scarne. Monaca del monastero di Santa Maria di Cuteclara, nei pressi di Cordova in Spagna, di cui nell’856 divenne badessa, succedendo a Santa Aurea. Nel Martyrologium hispanicum si narra, con poca certezza, che durante l’occupazione musulmana rifiutò di abiurare la propria fede cristiana; condotta davanti a un giudice islamico, fu processata e condannata a morire in un bagno di pece bollente, dove morì dopo tre ore di atroci dolori. Era l’anno 864.
Il culto per la martire ebbe grande espansione e il suo nome è molto diffuso in tutta Europa. Molti studiosi fanno derivare Laura dal latino laurus, alloro, pianta sacra ad Apollo e simbolo di sapienza e gloria. Ai tempi dei romani era più facile trovare Laurentia che Laura; il significato lo si fa risalire al serto di alloro con cui venivano incoronati i vincitori di varie gare; nei secoli successivi, con il serto sulla testa, si sono raffigurati i poeti e i sapienti.