Danni, urgenze e problemi: ora il territorio prova a ripartire
Primi provvedimenti dopo l'esondazione dell'Orba
L'intervento della Protezione Civile
MOLARE – È stata posizionata in località Madonna delle Rocche, a pochi chilometri dal centro abitato di Molare, la cisterna per l’approvvigionamento di acqua del Coordinamento Territoriale del volontariato di Protezione civile di Alessandria.
A due settimane di distanza dall’ondata di maltempo che ha investito la nostra provincia, l’Ovadese deve ancora fare i conti con i danni provocati dall’esondazione del torrente Orba che, nel giro di poche ore, ha messo in ginocchio buona parte del comparto economico ed industriale locale.
Anche il danneggiamento degli acquedotti (in particolare quelli di Molare, Ovada e Silvano d’Orba sono finiti sotto la lente di ingrandimento) rientra in questi ultimi parametri, con il centro zona che, fino a qualche giorno fa, si trovava nelle medesime condizioni, con l’acqua che risultava non potabile in buona parte della città.
Danni, urgenze e problemi: ora il territorio prova a ripartire
Primi provvedimenti dopo l'esondazione dell'Orba
«In via precauzionale – spiegano dal dipartimento alessandrino – invitiamo comunque la popolazione a far bollire l’acqua attinta dalla cisterna». Prosegue, dunque, l’attività del Coordinamento Territoriale del volontariato di Protezione civile di Alessandria che, proprio in questi giorni, sta effettuando manutenzioni e riparazioni in varie zone della provincia, oltre alla ciclica consegna dei materiali sanitari test e dpi per conto del Dirmei di Regione Piemonte.