Che brutta Alessandria. Il Como merita e vince netto
La peggior prestazione dei Grigi, mai pericolosi, dominati, con una gestione macchinosa del gioco
Attacco impalpabile, inferiorità in mezzo al campo, difesa troppo permissiva
COMO – Nessuna partita può essere sbagliata, approcciata male, interpretata senza personalità e con il gioco grande assente. Quella con il Como più di tutte, in assoluto, perché c’era anche da cancellare il penultimo atto dell’ultima stagione, quando i Grigi, in emergenza giocarono meglio.
E, invece, dal Sinigaglia si esce con quella canzone che sarebbe bella se non fosse che butta sale sulle molte ferite aperte. “Il cielo è sempre più blu” perché l‘Alessandria, i giocatori, tutti tranne due, non hanno neppure provato a colorare quel cielo di grigio. Lo hanno fatto i tifosi, gli uomini in campo no: l’involuzione, nel momento in cui ci si aspettava che la risalita continuasse, è ciò che più preoccupa.
PISSERI – Reattivo: uno dei due a salvarsi, incolpevole sui gol, perché non si può permettere a due centrocampisti di avere tutto lo spazio per girarsi e per calciare. Lui non ha colpe e, anzi, evita almeno altre due reti, che avrebbero ingigantito il peso di un risultato negativo, ma legittimo. Meriterebbe, il portiere, di non essere così esposto al tiro al bersaglio, ma entra in gioco una fase difensiva oggi balbettante: 6
PRESTIA – Vulnerabile: è una serata difficile anche per lui che, di solito, garantisce solidità e, invece, stenta, si fa prendere più di una vilta in controtempo, è falloso anche quando potrebbe gestire con mestiere. Come se, più di una volta, la palla tra i piedi gli pesassese come un macigno. Così tanto da non riuscire a gestirla: 5.5
BENEDETTI – Altalebabte: sulle palle alte, almeno, fa valere la sua fisicità, ma nei duelli a terra il gap tecnico con gli attaccanti del Como rischia di aumentarne la pericolosità. Perché si fa prendere in velocità in più di una occasione e delle sue insicurezze gli avversari provano ad approfittare: 5.5
BA – (dal 30′ st) VIvace: alza la velocità e garantisce – o, almeno, dovrebbe farlo – più equilibrio in mezzo, dove recupera palloni, anche se difetta di precisione nell’impostazione, che limita molto il suo peso nella manovra: 5.5
MANTOVANI – Insicuro: non si riesce a capire se la condizione non è ancora al meglio, dopo due stop per problemi fisici in poco meno di due mesi, oppure se fatica ad adattarsi al modulo. O, ancora, se ambirebbe ad altri ruoli oltre a quello di centrale di sinistra, in cui abbozza un passo in avanti prima di farne due indietro.Trasmettendo così, appunto, una sensazione di insicurezza: 5
PARODI Inesauribile: ennesima prestazione di sostanza, migliore in campo tra i Grigi. Deve provare ad arginare Chajia, il giocatore di più qualità e gamba dei padroni di casa e dopo qualche affanno nei primi minuti, gli prende le misure, riesce anche a limitarlo, macina gioco soprattutto in copertura, ma è dal suo piede che parte il cross per l’unica vera occasione, il colpo di testa di Marconi: 6.5
Che brutta Alessandria. Il Como merita e vince netto
La peggior prestazione dei Grigi, mai pericolosi, dominati, con una gestione macchinosa del gioco
CASARINI – Affaticato: se tutto il gioco deve passare da lui, e il suo aiuto serve anche dietro, e il fraseggio con i compagni non è mai lineare, alla lunga ci perde pure lui (e il gioco dei Grigi) in lucidità ed efficacia, finendo anche per consegnare agli altri palloni giocati male per la troppa frenesia e le idee, e gli spazi, limitati: 5.5
PALAZZI – Limitato: dalla condizione, che non può essere al meglio dopo una settimana con un carico differenziato, dagli avversari che, in mezzo, vincono quasi tutti i duelli, dalla fatica nello stare dentro la manovra e, quindi, non riuscire ad incidere praticamente mai, con giocate scolastiche e quasi mai efficaci: 5
MILANESE – (dal 30′ st) Determinato: poco tempo per dimostrare che ha talento e può aiutare la squadra a recuperare.Un paio di inserimenti centrali, potrebbe avere anche la palla per pareggiare, a tu per tu con Gori, ma la sponda non riesce bene a Corazza: 5.5
"Prestazioni individuali sottotono. Sconfitta meritata"
Longo: "Il primo gol? Non si può far girare, e tirare comodamente, un giocatore spalle alla porta"
LUNETTA – Impalpabile: a parte un cross che Gori cointrolla quasi nulla. Subisce il raddoppio sistematico, si smarrisce in dribbling mai efficaci, perde palloni che sarebbero da giocare. Non incide né in copertura, né in fase di spinta. E’ èrevedibile, quasi sempre, saltato per dare così superiorità agli altri: 4.5
MUSTACCHIO – Involuto: la posizione più alta dovrebbe aiutarlo e, invece, ha l’effetto opposto. Non incide mai, un paio di giocate accettabili, ma nessuna accelerazione, nessuno spunto, nessuna idea, nessun peso alla manovra, che dalla sua inconsistenza è molto penalizzata: 4.5
ORLANDO – (dal 20’st) Motivato: non che riesca a cambiare l’inerzia della gara, ma almeno entra con l’atteggiamento giusto, fa la lotta su tutti i palloni e per con limiti risce almeno a dare una timida parvenza di intensità e di voglia di provarci: 6
MARCONI – Lontano: un colpo di testa, nel primo tempo, e davvero poco d’altro se non provare ad aiutare la squadra a stare alta, anche questo con esiti molto limitati. Se avessero confermato la squalifica oggi sarebbe stato il giorno del suo rientro, con una condizione da trovare che, nonostante abbia quasi sempre giocato, è ancora parziale, troppo, per uno da cui l’Alessandria si aspetta la doppia cifra: 5
CORAZZA – (dal 37’st) Atteso: un ingresso un po’ troppo spostato in avanti il suo? Forse, almeno questa è la sensazione. In poco più di dieci minuti almeno sta in area, è aggressivo e, se gli riuscisse megliola sponda, farebbe pure segnare la rete del pareggio: ng
PALOMBI – Volenteroso: da un attaccante ci si aspetta la stoccata vincente che lui deve ancora trovare, però qualche iniziata palla al piede ed è fra quelli che, almeno, tiene un po’ in apprensione la retroguardia comasca. Comunque ancora poco, e in avvio di ripresa dovrebbe inquadrare meglio la porta e non sparare alle stelle il possibile pareggio: 5.5
KOLAJ – (dal 20’st) Leggero: vorrebbe provare qualche progressione anche per vie centrali, e per questo Longo lo inserisce, ma va sistematicamente a sbattere contro il muro comasco, che non riesce mai a sfondare: 5.5