Il 15 ottobre è la Giornata Internazionale delle donne rurali
Oggi 15 ottobre si celebra la Giornata Internazionale delle donne rurali, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni nel 2007 per le donne che vestono un ruolo cruciale nell’assicurare la sostenibilità delle famiglie e delle comunità rurali.
Le donne contribuiscono in modo significativo all’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla gestione del territorio e delle sue risorse, ma purtroppo si riscontrano ancora disparità rispetto al comparto maschile infatti risulta limitato l’accesso alla terra, al credito, ai mercati ed ottengono prezzi inferiori per i loro prodotti.
Il ruolo delle donne nelle famiglie e comunità rurali è quindi ostacolato da queste discriminazioni, nonostante (a livello globale) una donna su tre sia impiegata nell’agricoltura.
Circa di un miliardo di persone nel mondo vivono in condizioni di estrema povertà e si concentrano principalmente nelle aree rurali: le donne si ritrovano inoltre in una situazione di vita con un divario rilevante rispetto agli uomini, oltre a subire maggiormente l’esclusione e l’effetto dei cambiamenti climatici rispetto al genere opposto.
La disparità dei sessi infatti è ancora più amplificata dai mutamenti climatici, in quanto viene compromessa la possibilità di accesso delle donne alle risorse produttive e naturali. Si pensa infatti che uno dei modi più efficaci per combattere questi cambiamenti sia anche quella di affrontare la disuguaglianza di genere:
“Le donne emancipate hanno una maggiore capacità di rispondere ai cambiamenti climatici e svolgono un ruolo importante nell’adozione di tecnologie a basse emissioni”.
Le donne rurali in Italia
Secondo i dati Ismea nel 2020 erano 210mila le imprenditrici rosa, questo significa che un’azienda agricola su quattro è guidata da una donna. Il ruolo della donna rurale si è incentivato con l’emergenza Covid, incrementando il loro lavoro per garantire l’alimentazione a tutta la popolazione, nonostante i rischi conclamati. Attualmente il settore
Coldiretti evidenzia come le donne possiedano una grande maestria nel coniugare “la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità”.
La presenza del genere femminile nell’attività agricola ha condotto una rivoluzione all’interno del settore attraverso anche l’impulso nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale e nel recupero delle piante e degli animali in estinzione.
La presidente nazionale di Confagricoltura Donna, Gabriella Poli, afferma che:
“Le donne sono il perno delle aziende a conduzione familiare e hanno un ruolo chiave nella sostenibilità economica e sociale. Diventa fondamentale poter contare su strumenti di conciliazione, di supporto per l’accesso al credito e di diffusione della cultura di impresa. Promuovere l’imprenditoria femminile permette di fare sistema, creare reddito, sviluppare occupazione e tutelare il nostro territorio”.