Crollo ponte Morandi, slitta l’udienza preliminare
Tra le vittime tre alessandrini. Chiesta la ricusazione del giudice
GENOVA – E’ slittata all’8 novembre la prima udienza preliminare per il crollo del ponte Morandi del 18 agosto 2018, con 43 vittime, delle quali tre dell’alessandrino: Marta Danisi (nella foto col fidanzato – anche lui morto nel crollo), 29 anni, Giovanna Bottaro e Alessandro Robotti (insieme nella foto), 43 e 50, di Arquata Scrivia e Serravalle e il genovese Roberto Robbiano, che lavorava ad Alessandria.
Iniziata questa mattina, è stata interrotta quasi subito.
Duplice il motivo dell’aggiornamento della data, in quanto la gup Paola Faggioni dovrà attendere la decisione dalla Corte d’Appello circa la richiesta che la vede ricusata dagli avvocati dell’ex ad Autostrade Giovanni Castellucci e da altri, in quanto la stessa aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari in un un filone d’inchiesta parallelo a quello del crollo e riguardante pannelli fonoassorbenti proprio per il manager.
Per questo i difensori ritengono che la valutazione di cui sopra potrebbe influenzare le decisioni di rinvio a giudizio.
In un primo momento, invece, c’era stato un rinvio per decidere sulle costituzioni di parte civile. Oltre 300, compreso, a sorpresa, la presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero delle Infrastrutture.
I legali di alcuni imputati hanno chiesto tempo per valutarle. Moltissime e tante che potrebbero persino rallentare il processo. Tra queste anche Regione Liguria, Comune di Genova, Cgil, Cisl e Uil.
Intanto Autostrade, per avere meno parti civili nel processo pare stia trattando con molte di queste, e sia disposta pure a dare circa 1,2 miliardi di euro che dovrebbero finanziare opere per la città, come il tunnel subportuale di Genova e il collegamento della Val Fontanabuona, ma anche sostegno a quelle categorie maggiormente colpite dalla tragedia del ponte, come, “in primis”, gli autotrasportatori.
Circa la costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Mit, c’è un commento di Egle Possetti, presidente del Comitato delle vittime e che ha sempre rifiutato ogni risarcimento, dopo aver perso nel crollo, sorella e due nipoti: “Ottima notizia, la decisione è avvenuta forse nella notte e speriamo che questa scelta possa incidere rispetto alla cessione di Aspi, vediamo le due cose abbastanza legate”.