Macura, il guastatore: “Gioco come sono”
L'esterno americano della Bertram sta conquistando il cuore dei tifosi bianconeri. "Domenica a Pesaro faremo bene"
TORTONA – E’ già entrato nel cuore dei tifosi bianconeri JP Macura.
E ora è determinato anche ad entrare nel cuore della squadra. Giocatore istintivo, di grande energia, Macura è il guastatore del gruppo di Marco Ramondino. In questa prima parte della stagione la guardia Usa ha mostrato interessanti scintille di gioco e qualche passaggio a vuoto. La sfida tecnica per il coach bianconero è disciplinarlo un po’ senza spegnerlo, né snaturarlo. Dopo i 14 punti nella sconfitta con Brindisi, Macura a Pesaro è atteso ad una grande prestazione. «Sono davvero felice di giocare con Pesaro. Ogni partita è importante in questo campionato sono convinto che potremo fare bene domenica. Abbiamo ottimi giocatori e lavorando insieme sono convinto che potremo migliorare. Questo mi dà molta carica».
Come spiega gli alti e bassi di rendimento della squadra?
“La stagione è appena iniziata. Ci stiamo lavorando e col tempo sono sicuro che miglioreremo anche in questo aspetto. Ci alleniamo forte ogni giorno e sono convinto che, continuando così, nelle prossime settimane potremo arrivare al top della nostra condizione”.
Come si può essere più efficaci?
“Allenandosi insieme ogni giorno, conoscendosi. Conoscendo il ruolo di ogni compagno e quello che può fare per la squadra. Con il tempo crescerà e questo giocare uno per l’altro porterà la squadra a migliorare”.
Che giudizio dà del campionato italiano e come si sta inserendo nel sistema di gioco della Bertram?
“Mi piace molto questa Lega. Abbiamo ottimi giocatori in tutto il nostro roster, anche quelli italiani. Lavorando insieme sono convinto che potremo crescere”.
Fin da bambino gioco in questo modo. Non mi concedo pause durante la partita e cerco sempre di giocare in modo aggressivo
Soddisfatto delle sue prestazioni?
“Sì, sono soddisfatto delle mie prestazioni ma ovviamente si può sempre migliorare. Ad esempio non abbattendosi dopo gli errori. Serve rivedere le partite per capire gli errori. Penso che non bisogna mai accontentarsi, perché si può sempre fare meglio”.
Nel suo gioco energia e anche un po’ di parole in campo…
“Fin da bambino gioco in questo modo. Non mi concedo pause durante la partita e cerco sempre di giocare in modo aggressivo. In questo senso parlare con i compagni, e gli avversari, fa parte del modo di giocare. Questo è il mio modo di essere e non voglio cambiarlo”.
Quando gioca cerca sempre di coinvolgere il pubblico. Che rapporto si sta creando con i tifosi bianconeri?
“L’anno scorso in Turchia abbiamo giocato senza pubblico ed è stato davvero triste. Quest’anno per fortuna il pubblico è potuto tornare al palazzetto e questo è molto bello. Sono molto contento di vedere i nostri tifosi che vengono a sostenerci e di come lo fanno ogni partita”.