Stangata carburanti per famiglie e trasportatori: “Speculazione inaccettabile”
Secondo Codacons i rincari alla pompa di benzina peseranno sul bilancio delle famiglie almeno per 390 euro annui in più. Fare rifornimento oggi costa quasi un quarto in più rispetto alo stesso periodo di un anno fa. Difficile fare delle statistiche, con i prezzi che cambiano praticamente ogni giorno. Ad Alessandria il diesel varia tra l’1,549 euro, fino a circa 1,8.
La benzina è arrivata a costare anche 2 euro al litro, ma si attesta di media sull’euro e 70. Quasi 80 centesimi per il Gpl.
L’appello
“Per tale motivo rivolgiamo oggi un appello al Premier Draghi affinché, dopo le bollette di luce e gas, intervenga anche su benzina e gasolio, tagliando le accise anacronistiche (dal contributo per la guerra in Abissinia, a quello per il Vajont) che ancora oggi gravano sui carburanti e riducendo l’Iva. La tassazione sulla benzina raggiunge infatti oggi il 60,6%, e senza un intervento del Governo si registrerà una fiammata dei prezzi al dettaglio con conseguenze negative sul tasso di inflazione e sui consumi delle famiglie”
Costi esagerati
L’85% delle merci in Italia viaggia su gomma. Pertanto anche gli autotrasportatori sono “sul piede di guerra”, come commentato a Tortona, nella sede provinciale della Fai, Federazione autotrasportatori italiani. Si parla infatti di situazione insostenibile e di speculazione inaccettabile che va a colpire tutta la categoria del trasporto su gomma. “Non è possibile che in poco tempo il gasolio sia aumentato tre volte”
Il carburante è una delle voci di spesa più pesanti nei bilanci delle aziende di trasporti merci: almeno un terzo, se non il 35% delle spese riguarda gasolio e benzina. “Avere un aumento del 30 per cento in un mese è pesante. Possiamo fare uno sforzo, ma non possiamo ribaltare gli aumenti sul cliente finale, vorrebbe dire perdere commesse”:
La settimana prossima è stato convocato un Consiglio Nazionale degli autotrasportatori per discutere del caro carburante.