Juta No Limits, il teatro che abbatte (davvero) le barriere
Ad Arquata Scrivia ecco innovative soluzioni tecnologiche per fare vivere l'emozione del palcoscenico a chi non vede o non sente
ARQUATA SCRIVIA — Chi non vede, come può assistere a uno spettacolo teatrale? E chi non sente, come può emozionarsi a un concerto? Nei luoghi della cultura si stanno lentamente abbattendo le barriere architettoniche, ma ci sono ostacoli – quelli visivi e uditivi ad esempio – che paiono impossibili da eliminare.
Non è così. Da anni c’è chi si impegna affinché mostre, musei, teatri e sale da concerto siano fruibili da chiunque. Oggi quell’esperienza arriva anche al teatro della Juta di Arquata Scrivia, grazie al progetto Juta No Limits, realizzato da associazione Abilitando, Centro Fabbri di Forlì, centro ricerche Crits della Rai e finanziato da Comune e Fondazione CrTo.
«Lo scopo non è proporre alcuni spettacoli accessibili ai disabili – spiegano Enzo Ventriglia (Teatro della Juta) e Mauro Buzzi (Abilitando onlus) – Bensì tenere a battesimo una intera stagione teatrale inclusiva, un progetto pilota che possa essere di esempio per tutte le strutture del Piemonte».
Juta No Limits diverrà realtà passando attraverso diversi step. «Inizieremo con l’audiodescrizione – dice Buzzi – Domani durante lo spettacolo “Sogno Americano” saremo affiancati dal personale del Centro Fabbri. Grazie ad auricolari sarà possibile per le persone non vedenti ascoltare una “descrizione” di ciò che avviene sul palco, con una voce narrante che si inserirà nelle pause della recitazione».
Il secondo passo sarà la realizzazione di un loop a induzione magnetica che consentirà alle persone che hanno un impianto cocleare o un apparecchio acustico di percepire bene i suoni. Infine, è prevista la sovratitolazione degli spettacoli grazie a schermi su cui saranno proiettati i testi. Sul web saranno disponibili audiointroduzioni per agevolare la comprensione della trama.
Ma non solo: sono previsti anche “relaxed performance”, show pensati per persone con disabilità intellettiva, mentre già domani con “Sogno americano” saranno inaugurati i tour tattili: un po’ prima della rappresentazione i non vedenti potranno salire sul palco e toccare le scenografie, parlare con gli attori per poi riconoscere più facilmente le loro voci durante la recitazione.