Ormig, volontari al lavoro per spalare il fango
Proseguono le operazioni per "salvare" i macchinari dal fango
Proseguono le attività post alluvione, un bilancio amaro tra danni e lavoro di una vita in fumo
OVADA – Riparte oggi la distribuzione dell’acqua potabile nell’area accanto al cimitero di Ovada per i cittadini che vivono nelle aree ancora soggette all’ordinanza che vieta l’utilizzo per scopi alimentari. La situazione, come riportato dal sindaco Paolo Lantero, va progressivamente migliorando. A Grillano, Costa, Requaglia, Costiera, Volpina e via Voltri la fornitura è tornata regolare. Rimangono problemi nel resto della città.
Il fango è il problema principale per le tante aziende che hanno subito danni lunedì scorso su entrambi i fronti dell’Orba e dello Stura. Sono proseguite anche nella giornata di ieri le operazioni di sgombero e ripristino in regione Carlovini e Brizzolesi, le aree forse più colpite. Pur con irregolarità negli orari, peraltro ampiamente messe in conto, Econet ha ripreso l’abituale servizio di ritiro dei rifiuti. Ripulita la piscina del Geirino anche se non è possibile ipotizzare un’apertura.
Ormig, volontari al lavoro per spalare il fango
Proseguono le operazioni per "salvare" i macchinari dal fango
Nel frattempo dal sito del comune di Ovada è possibile scaricare la modulistica per le richieste danni. La città attende la dichiarazione di stato di emergenza, provvedimento ritenuto imprescindibile per il quale è già partita la comunicazione da parte di Regione Piemonte e Liguria. Riaperta, dopo il sopralluogo dell’altro giorno, la strada provinciale delle fondante tra Rocca Grimalda e la provincia Ovada – Alessandria. I tecnici hanno riscontrato una situazione da monitorare, che potrebbe portare a chiusure temporanee in considerazione delle previsioni meteorologiche.
Alluvione, le aziende fanno i conti con fango e danni
Tra le realtà più colpite Vezzani e Ormig