Acqui festeggia la Giornata della Cultura Ebraica
'Dialoghi diacronici', a Palazzo Robellini una mostra per ricordare la Comunità
ACQUI TERME – Acqui aderisce alla Giornata della cultura ebraica con una serie di eventi. Si partirà domenica 10 con l’inaugurazione della Mostra “Dialoghi diacronici” allestita a Palazzo Robellini (ore 10 -12 e 16-19; dall’11 al 17 ottobre ore 10-12).
«La città di Acqui Terme propone il filo conduttore della storia plurisecolare e interculturale tra il mondo cattolico e la minoranza ebraica locale, fruttuosa e positiva nei decenni dell’emancipazione concessa dal 1848 da Carlo Alberto ai regnicoli non cattolici» spiegano gli organizzatori. Negli ultimi trent’anni è andato crescendo l’interesse degli studiosi sulla Comunità ebraica: «È stato dato corretto rilievo ai molti benefattori, alla classe dirigente competente e costruttiva a livello locale, nazionale e internazionale, agli uomini illuminati che hanno favorito la scolarizzazione, l’edificazione e il funzionamento di istituti scolastici acquesi e, anche attraverso l’inedita Biblioteca circolante e un’editoria mirata alla divulgazione professionale, hanno dato impulso alla valorizzazione del sapere come strumento principe di convivenza civile: paritetica, aperta al confronto e all’interazione tra mondi culturali diversi – continuano – La Mostra è, dunque, lo scenario ideale per favorire intertestualità e comparazione tra questi interessanti studi e inedite fonti archivistiche riferite al lungo itinerario culturale -pluriprospettico e diacronico- del pensiero, della cultura, delle alterne vicende di storia e di vita sociale degli Ebrei acquesi e monferrini».
Patrocinata dal Comune di Acqui Terme, dall’assessorato Cultura e dall’Acqui Storia, la mostra, ideata e predisposta a cura di Luisa e Lucilla Rapetti, deriva dalla sinergia proattiva dei Direttori degli Archivi diocesano vescovile e comunale, delle Biblioteche civica e vescovile, del prof. Fabio Piana dell’Istituto Superiore Levi-Montalcini, di privati, nonché dalla collaborazione fondamentale di Marco Francesco Dolermo e dall’accompagnamento di John Lilley e di Lionello Archetti-Maestri.