Cerutti: c’è un intoppo per la richiesta di cassa
L'ennesimo (e negativo) colpo di scena
CASALE – Un nuovo, grottesco colpo di scena nella vertenza Cerutti. Ci sono problemi per quanto riguarda la richiesta – avanzata ieri – di Cassa (le 13 settimane retroattive) da parte della Curatela.
Si è scoperto, incredibilmente solo adesso, che la procedura andrebbe gestita con i crismi della cassa integrazione straordinaria, quindi attraverso il Ministero. Il tutto sarebbe spiegato in una circolare dell’agosto scorso ma, incredibilmente, nonostante la cassa sia stata usata come ‘moneta di scambio’ nell’accordo che ha portato la scorsa settimana alla firma delle manleve (con il 90% superato ampiamente) ce ne si è accorti solo a cose fatte. Solo una volta che gli operai la loro parte l’avevano già fatta.
Per superare l’ennesimo intoppo della vertenza, la curatela ha chiesto un esame congiunto al Ministero (vi parteciperebbero anche la parti sociali). La cassa interessa oltre 180 lavoratori, senza alcuna entrata dalla fine del giugno scorso: per loro le buonuscite delle manleve non arriverebbero in ogni caso che verso dicembre e a ora, in assenza del licenziamento collettivo, non c’è ancora possibilità di richiedere la Naspi. Senza contare che la cassa retroattiva coprirebbe solo fino al 24 settembre scorso, una data che ormai è stata ampiamente superata.
«Speriamo che questo sviluppo non comporti ulteriori ritardi» commentano i sindacati. E intanto il presidio in via Adam prosegue.