Miele scarso: «Le api così delicate sono un indicatore»
L'esperienza di Giulia e Luca Varacca, che portano avanti l'azienda di famiglia
MORNESE – «Per noi apicoltori non è stato un anno facile». Giulia Varacca ha la passione dei suoi 24 anni, negli occhi la determinazione necessaria. Con il fratello Luca, di 28 anni, porta avanti l’azienda agricola di famiglia a Mornese nata una ventina di anni fa da un’intuizione di papà Valerio. «La richiesta è alta – proseguono i due giovani – ma facciamo sempre più fatica a soddisfarla».
I cambiamenti climatici, l’inquinamento crescente giocano un ruolo sempre più invasivo. L’analisi portata avanti su scala nazionale da Coldiretti ha evidenziato la previsione di un brusco calo della produzione: almeno il 25%. «Quest’anno alcuni tipi di miele come quello d’acacia hanno avuto una produzione difficoltosa – conferma Giulia -. A maggio nel momento della fioritura (è la prima dell’anno) maltempo e freddo hanno condizionato il lavoro delle api e ovviamente lo sviluppo. Le api lavorano solo con il caldo e sviluppano malattie se l’ambiente attorno a loro non è più che salubre».
Natura e inquinamento
Le stagioni sballate fanno il resto. Anche la prolungata siccità “rotta” solo dalla pioggia isolata dell’ultima settimana. «Le nostre arnie – racconta Luca – sono distribuite attorno a Mornese, in un territorio che per certi versi è ancora “selvaggio”. Ma il peso dell’inquinamento diffuso si fa sentire anche da queste parti».
Inoltre le api come tutti gli impollinatori hanno il compito di “tenere in ordine” l’ecosistema e se sono impossibilitate a farlo le conseguenze si ripercuotono anche sulle altre specie di insetti e sull’equilibrio che contribuiscono a mantenere.
Interventi e strategie
«Noi apicoltori curiamo le nostre api e le nutriamo anche di inverno in modo da preservarle. Il nostro ruolo è quello di proteggerle e limitare i danni, anche se non è facile come una volta. Tra le misure da adottare sarebbe necessaria una maggiore sinergia tra i produttori. E per il futuro la missione è quella di far conoscere ai bambini un mondo che ha tante sfaccettature. E dire che tutto è nato per una passione del padre che, a poco a poco, ha coinvolto l’intera famiglia.
E così con gli sforzi di tutti la realtà commerciale si è ampliata, la produzione si è diversificata anche con le caramelle, il propoli e i cosmetici. Tra le iniziative più urgenti la creazione di una rete vera e propria dei produttori in modo da spalleggiarsi nella vendita e nella promozione dei propri prodotti.