A casa dei rapinatori arrestati una piantagione di marijuana da 200 piante
Un giro d'affari da 80mila euro annui sventato dai Carabinieri
ALESSANDRIA – I carabinieri del Nor di Alessandria hanno arrestato tre giovani responsabili di una rapina all’interno di un supermercato in città.
I tre – stanno raccontando le forze dell’ordine in conferenza stampa – avevano sottratto della carne nascondendola sotto i vestiti tentando quindi di allontanarsi senza pagare la merce.
Scoperti da un addetto alla sicurezza dell’esercizio appena fuori dal supermercato, i tre l’hanno aggredito, ferendolo alla testa con una bottiglia di vetro durante la colluttazione: due lo hanno trattenuto mentre il terzo lo ha colpito ripetutamente con una delle birre da poco acquistato.
Nonostante le lesioni subite (un trauma cranico e lesioni lacero contuse giudicate guaribili in dieci giorni) l’uomo ha continuato a seguire i tre malviventi riuscendo a telefonare alle forze dell’ordine così che una pattuglia li ha intercettati e arrestati.
La successiva perquisizione domiciliare a casa di due dei ragazzi, reticenti nell’indicarne l’ubicazione, ha permesso di scoprire una grossa coltivazione domestica di 200 piante di marijuana, completa di tutta l’attrezzatura: illuminazione e anche un impianto di cromo-musicoterapia per favorire lo sviluppo vegetativo.
La stanza in cui era allestita la serra, rivestita di sughero per creare il clima adatto, conteneva strumenti per circa 20mila euro, 9mila per le sole lampade, ben 30.
Si stima che il giro d’affari fruttasse circa 4 kg di stupefacente ogni tre mesi. Con 4 tagli annui 16 kg per circa 80mila euro al dettaglio.
I due giovani, uno dei quali con precedenti specifici e l’altro con precedenti per lesioni, sono stati deferiti alla Procura di Alessandria anche per coltivazione finalizzata allo spaccio.