Serie B, Luca Di Masi entra in consiglio
Il presidente dell'Alessandria eletto nell'assemblea di oggi a Milano
Domani, 2 ottobre: una patch sulle maglie delle quattro squadre. Domani anche per il capitano del Casale contro il Vado
ALESSANDRIA – Per anno di nascita è l’ultimo dei vertici del Quadrilatero, a completare questa figura geometrica dentro la quale si è scritta la storia del calcio, quando quello di provincia rubava la scena, e i punti, a quello metripolitano, perché era quello della gente e i giocatori erano figli della terra dove erano cresciuti, su campi spesso di fango, ambiente congeniale per tirare fuori quantità e, soprattutto, qualità.
Alessandria, e l’Alessandria, però è la prima a celebrare la ‘Giornata del Quadrilatero‘: oggi al Moccagatta il prologo per raccontare un evento che è anche l’inizio di una nuova strada, forte ora del riconoscimento della Regione, con una legge che indica la data, 2 ottobre. Non casuale, come raccontano Emanuele Bellingeri, presidente di Museo Grigio, e Alex Tacchini, che con la stessa passione fa conoscere la storia della Pro Vercelli e le strade belle sono fatte per incrociarsi. “Il 2 ottobre 1921 iniziò un campionato particolare, quello della divisione tra Figc e Confederazione Calcistica Italiana, e in quest’ultima, 24 squadre in due raggruppamenti, c’erano le quattro formazioni del Quadrilatero del Piemonte. La Pro campione d’Italia esordì battendo il Mantova, il Novara rifilò una cinquina al Milan e il derby tra Alessandria e Casale finì senza reti. La provincia protagonista con i suoi campioni, cresciuti nelle ‘scuole’ che hanno dato straordinari interpreti al calcio italiano e mondiale”. Un nome su tutti, Giovanni Ferrari, due volte campione del mondo, poi commissario tecnico e primo direttore di Coverciano.
Luca Di Masi si emoziona. Quel gagliardetto che racconta quasi 110 anni di storia grigia lo ha visto molte volte in sede, e lo sguardo si è posato anche su quelli del Casale, con la data 1905, della Pro Vercelli, del Novara. Messi in fila, nella sala stampa del Moccagatta, rappresentano un capitolo di storia vera del calcio, racchiusa nei quattro vertici del Quadrilatero, che contiene una leggenda straordinariamente attuale. Era il football della provincia dove crescevano pionieri del pallone destinati a diventare campioni, il sudore mescolato alla passione, le trasferte in bicicletta, botte in campo (e fuori), quella che oggi si ama definire fisicità e che altro non era che lotta, con l’orgoglio dell’appartenenza. “Sono un uomo che guarda sempre al futuro – sottolinea Di Masi, da pochi giorni consigliere di Lega nel direttivo della serie Bkt – ma verso il passato ho un affetto smisurato, e anche una grande curiosità, perché quelle sono le radici solide, entusiasmanti, su cui appoggia il nostro percorso”.
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Un percorso che nel Quadrilatero ha origine e l’omaggio sarà anche sul campo. Ancora una volta tocca ai Grigi l’onore, domani, di mettere il patch celebrativo sulla maglia. al centro, molto vicino allo stemma del club e al cuore. La Pro Vercelli lo farà domenica, per Casale e Novara sarà solo sulla divisa dei due capitani, i nerostellati domani contro il Vado (e saranno 100 anni del ‘Palli’, inaugurato proprio con il derby con i Grigi, il 2 ottobre 1921, gli azzurri domenica contro il Varese. Di questo ‘privilegio’ temporale per i Grigi sarebbe stato felice anche Adolfo Baloncieri, che parlando della ‘scuola alessandrina’, riconosciuta anche oltre confine, era solito sottolineare: “Con i giocatori usciti da Alessandria e oggi sparsi ai quattro venti nelle squadre italiane, si potrebbe formare il più formidabile squadrone nostro”.
Dopo mil prologo di oggi, domani sarà una nuova partenza, con un lungo cammino davanti: al Teatro di Vercelli, alle 10.30, ancora testimonianze, anche con Luca Rolandi che al Quadrilatero ha dedicato un volume, con voci dai quattro ‘vertici’, con video. Idee tante, anche progetti importanti da sviluppare insieme. Nascerà un Centro Studi, per raccogliere e condividere tutta la documentazione e arricchire la narrazione di oltre vent’anni in cui quattro club hanno donato al football intraprendenza, fantasia e una classe sopraffina. “La memoria va alimentata e condivisa – insiste Emanuele Bellingeri – e questa è una delle ‘mission’ di Museo Grigio, che a questo progetto lavora da tempo, collegato a un altro, ‘Il nobile calcio’, ha già raccolto molti cimeli del Quadrilatero, ha dedicato anche un portale e pagine social e, ora, è impegnato in questa strategia di squadra con le altre realtà. Le rivalità restano, ma insieme valorizziamo un patrimonio che è del calcio italiano”. Una strada che, per Alessandria passa anche attraverso la nascita di un ‘Museo Grigio’ reale: in primavera una esposizione temporanea, legata ai 110 anni del club, passaggio intermedio verso una installazione permanente. Il Comune, invece, attraverso l’assessore Piervittorio Ciccaglioni, lancia la proposta del ‘Torneo del Quadrilatero’, con finale itinerante.