Alessandria piange il professor Guido Ratti
ALESSANDRIA - Alessandria piange il professor Guido Ratti. Lo studioso aveva 79 anni ed era stato presidente dell'associazione "Amici del…
Un impegno di decenni a favore della città e della provincia. Funerali sabato alle 9 a Spinetta
ALESSANDRIA – Alessandria piange il professore Guido Ratti, uno degli intellettuali e studiosi che più si sono impegnati a favore della città e del suo territorio. Scomparso a 79 anni, lascia la moglie Paola, i figli Andrea e Roberto e le sorelle Gianna e Simonetta. I funerali saranno celebrati sabato mattina alle 9 nella chiesa di Spinetta Marengo.
Laureatosi nel 1968 a Genova in Lettere, ha perfezionato i suoi studi in Francia, a Grenoble e a Parigi. Nel 1970 ha vinto una borsa di studio del Cnr. È stato quindi docente in discipline storiche in diverse Università, da Torino e Lione. Nel 1973 ha pubblicato una storia del ‘Corriere Mercantile’ di Genova. Ha scritto saggi sulla politica ecclesiastica piemontese nel Risorgimento, di storia istituzionale e sui moti del 1821 e del 1834.
Molti gli impegni presi ad Alessandria. È stato tra i fondatori dell’Istituto per la storia della Resistenza, dove ha ricoperto gli incarichi di condirettore e responsabile della Biblioteca. Nel 1977 ha scritto ‘La storia della città’, premessa del piano regolatore di Alessandria, e ‘Vivere in Alessandria’, storia della città per le scuole. Ha lavorato al riordino dell’Archivio storico della Provincia e ha svolto un ruolo importante nel recupero dell’archivio Borsalino. L’impegno per la tutela dei beni archivistici in provincia si concretizza anche in un convegno a cui seguirà la pubblicazione, a sua cura, degli atti nel volume ‘Archivi nell’alessandrino. Piccola storia, grande storia’.
Alessandria piange il professor Guido Ratti
ALESSANDRIA - Alessandria piange il professor Guido Ratti. Lo studioso aveva 79 anni ed era stato presidente dell'associazione "Amici del…
Molto importante tra i suoi lavori ‘L’indice centenario’ della Rivista di storia arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti, realizzato con Claudia De Feo: uno strumento indispensabile per la ricerca storica sulla nostra provincia. Di rilievo anche lo studio sulle origini del museo di Marengo, pubblicato nel volume ‘La Deuxième campagne d’Italie et les consèquences de la bataille de Marengo’. Nel 1999 è stato tra gli organizzatori e promotori del convegno di studi ‘L’altro Piemonte nell’età di Carlo Alberto’, di cui ha curato la pubblicazione degli atti con Ettore Dezza e Robertino Ghiringhelli.
Da ricordare i saggi pubblicati per i volumi strenna della Fondazione Cassa di Risparmio sul Risorgimento alessandrino. Aveva precedentemente suscitato un dibattito in città l’analisi fatta sulla sua crisi nel libro ‘L’economia alessandrina’ della Cassa di Risparmio. Si interessò anche alla storia di Spinetta Marengo, curando il volume ‘Spinetta 40 anni dopo’, pubblicato dagli Amici della Biblioteca della Fraschetta. Il forte legame con il liceo Plana si è tradotto con l’impegno assunto come presidente dell’Associazione Amici del Plana, di cui era presidente. Con Gian Luigi Ferraris e Sylvia Martinotti, ha curato la pubblicazione ‘Sulle spalle di Umberto.
Mercoledì 10 marzo inizio in streaming. Previste sette sessioni con una quarantina di studiosi
Testimonianze alessandrine di/su/per Umberto Eco’, pubblicato dalle Edizioni Dell’Orso. È stato anche presidente del Comitato per la difesa della Cittadella. Recentemente aveva promosso il convegno sui moti del 1821, presentato in primavera nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Non va infine dimenticato l’importante contributo dato alla conoscenza della storia del territorio alessandrina con i diversi saggi pubblicati sulle riviste dell’Istituto per la storia della resistenza e della Società di storia, arte e archeologia.
“La notizia della morte del professor Guido Ratti è un fatto che rattrista l’intera comunità alessandrina e, come sindaco di questa città, sento il dovere di porgere innanzitutto le sincere condoglianze alla famiglia”: anche il sindaco Cuttica di Revigliasco si unisce al dolore di tanti alessandrini.
“Non posso tuttavia non nascondere – aggiunge – anche un sentimento più ‘corale’ e affettuosamente compartecipato di tristezza per il venir meno di un alessandrino che ha veramente amato la nostra città. Nei diversi ambiti in cui ha operato questa sua appassionata dedizione si è infatti declinata con esemplare vivacità e profondità di apporto: come studioso, ma anche come docente universitario, come autore di libri molti dei quali espressamente rivolti alle vicende storiche alessandrine, così come instancabile promotore di eventi e progetti culturali di grande rilievo e pregio intellettuale”.
Il primo cittadino conclude ricordarando “due ultimi aspetti, tra i tanti che legano questa città a Guido Ratti. Il primo è il suo prodigarsi quale curatore del recente progetto ‘L’altro Piemonte per la Costituzione e l’Italia 1821-2021’ che è stato promosso lo scorso marzo, in occasione del bicentenario dei Moti Risorgimentali che videro Alessandria giocare un ruolo da protagonista (progetto che il professor Guido Ratti ebbe modo di illustrarmi e che questo ente, insieme a molti altri, non ebbe dubbi a sostenere alla luce della qualità dell’impianto di approfondimento storico-culturale da Egli impostato). Il secondo aspetto – e non potrebbe essere altrimenti – è la sua azione assolutamente meritoria con cui si è prodigato tutta la vita a valorizzare il complesso monumentale della Cittadella: un’azione e una passione che individuava proprio nella Cittadella uno degli elementi identitari forti della nostra città e della nostra area territoriale e, per questo, un luogo da salvaguardare con particolare attenzione e sensibilità per farlo veramente diventare un simbolo di rinascita e di fortissima valenza storico-architettonico-culturale, ma anche turistico-attrattiva di Alessandria”.
“Per tutto questo, pur nella mestizia del momento, mi sento di esprimere a nome dell’Amministrazione Comunale e della comunità alessandrina un convinto e profondo pensiero di gratitudine e di riconoscenza, nella certezza che i valori e gli obiettivi indicati da Guido Ratti siano e restino pienamente condivisi e portati avanti convintamente e appassionatamente da tutti noi”.