Cucina tradizionale o cucina innovativa?
Molte volte mi imbatto in questo dilemma: cucina tradizionale o cucina innovativa. Voi vi chiederete perché parlo di cucina in un sito dedicato al turismo e al #nordicwalking. Semplicemente perché enoturismo (che non vuol dire solo vino) è un fattore di crescita sociale ed economica.
Alcuni esempi: Alba ha costruito un’attenzione internazionale con il suo tubero. Il tartufo va cucinato e le persone che lo degustano si ricordano del territorio. Mesi fa il tartufo è stato citato in un telefilm USA della serie FBI come prodotto del Piemonte. Va già bene, è giusto che gli americani definiscano questo angolo di territorio come Piemonte e non come un’appendice della Francia (ad esempio). Dopo queste righe però rimane il dilemma da risolvere sulla cucina. Tradizione o innovazione. Devo dire che chi risponde tradizione è una persona che ha paura delle novità e preferisce quello che conosce. Chi invece risponde innovazione è un curioso che vuole conoscere. Sono due aspetti della stessa medaglia ma che meritano di essere vissuti entrambi. Nella tradizione conosciamo il territorio, le usanze che generalmente cambiano a seconda del vissuto. Nella innovazione invece, conosciamo il futuro, quello che partendo dalla tradizione può diventare. Questa analogia mi da lo spunto per poter declinare questo semplice dilemma in un grande progetto di sviluppo territoriale.
Non si può conoscere il futuro se non si parte dal passato. Di conseguenza non c’è innovazione senza tradizione e la tradizione trova la sua ragione d’essere nell’innovazione. Due aspetti inscindibili. Pensate ad un qualsiasi piatto a voi caro. E legatelo a questo dilemma: tradizione o innovazione. Di sicuro vi ricorderete di quel piatto degustato e del suo territorio (la robiola di Roccaverano ad esempio) e magari vi ricorderete anche di quando vi abbiamo portato sul territorio con un paio di bastoncini da #nordicwalking e avete camminato su quel territorio. Come non ricordarsi degli agnolotti degustati a Loazzolo e del suo vino, coltivato in vigneti eroici con pendenze elevate. La nostra memoria determina delle scelte, dei ricordi. Un profumo ci ricorda un periodo vissuto nel bene e nel male e la tradizione ci riporta alle origini. Visto che il mio intento è quello di promuovere il territorio nel quale camminiamo, vi faccio una domanda: sapete quanti vini ci sono in Piemonte? “18 vini sono Denominazione di origine controllata e garantita DOCG e 41 denominazioni di origine controllata DOC (su 73 DOCG e 332 DOC nazionali) (fonte Regione Piemonte). E sapete quanti piatti? Un numero spropositato, una ricchezza inimmaginabile.
Gli imprenditori hanno materiale a sufficienza per predisporre un business plan e sviluppare questo settore, dando origine ad un nuovo Umanesimo, ad una nuova ricchezza. Ma ricordatevi di una cosa: tutto parte da noi. Siamo noi che dobbiamo far capire agli imprenditori e di conseguenza al settore che queste ricchezze vanno coltivate. L’intento di MonFreeDom è quello di facilitare questo processo, raccogliendo escursionisti #nordicwalking che percorrono i sentieri, degustano la cucina tradizionale e parlano di come potrebbe essere innovata. I viticultori realizzano nuovi prodotti con l’innovazione. Il Brachetto ora è uno spumante secco, il Moscato pure mentre tradizionalmente sono due vini dolci. Il bello di questo settore è che con poche cose hai a disposizione una variabile infinita di prodotti da vendere.
E non dimenticate che chi pratica #nordicwalking è molto educato nel settore dell’alimentazione. Conosce molto bene le dinamiche legate alla buona salute, ad una buona alimentazione. Quindi, come vedete, dalla cucina tradizionale e dall’innovazione possono nascere un’infinità di combinazioni, tutte spendibili come ognuno di noi meglio crede. Non siamo alla soglia di un nuovo Umanesimo? Non siamo pronti per cambiare vita dedicandoci ognuno per il suo interesse a questa ricchezza? Io dico di si e per questo vi porto a camminare con me. Per farvi degustare i piatti della tradizione, per farvi conoscere la tradizione. La mia innovazione è quella di mettere tutto insieme e servirvelo in un contenitore che ha il nome di MonFreeDom. Ricordati che questo contenitore è di tutti coloro che vorranno farne parte ma dovete partecipare. Giorgio Gaber diceva in una sua canzone che Libertà è partecipazione.
Per essere liberi bisogna partecipare e non restarsene da parte e commentare. Quindi vi esorto a prendere i vostri bastoncini da #nordicwalking, se non ce li avete ve li diamo noi e se non volete innovarvi e camminare con i bastoncini non importa, venite comunque a conoscere questo mondo fatto di tradizioni e di innovazioni perché la cucina lega tutto a sé.