Ovada e Costa ricordano Giuseppe Brunetto: «Tanto impegno per la comunità»
Il ricordo dell'ex direttore de L'Ancora, scomparso a 83 anni
Domenica di festa nei locali dello storico ente costese
OVADA – Domenica di festa, fra ricordi e momenti di riflessione, a Costa d’Ovada per l’intitolazione della sala della Saoms ad Antonio Gaggero che, dal 1964 al 1997, ne fu presidente. Nel corso della cerimonia il parroco Don Maurizio Benzi ha benedetto la targa (scoperta dal fratello Giovanni) intitolata al compianto “Tugnin” che, unitamente ai più stretti collaboratori di allora e dei soci tutti, diede un notevole impulso alla vita associativa dell’ente (che arrivò anche a 450 iscritti, ndr).
Da ricordare l’acquisto del terreno dove tuttora si trova la sede e la costruzione della struttura con l’inaugurazione nel 1967, ma soprattutto, come ha sottolineato anche il parroco ovadese, l’unione tra l’allora Saoms e il Circolo Sportivo in un’unica realtà.
Un uomo che faceva anche da garante in tutto ciò che si intraprendeva, una persona amata e benvoluta da tutti. Sposato con Tonina Crocco, nato nel ’27 e deceduto nel 2001 fu anche un imprenditore dalle notevoli capacità con il fratello Tino, prima in via Gramsci e successivamente, dal ‘73, con la Meccanica Belforte.
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Durante l’incontro sono state consegnate targhe a Roberta Crocco, Simona Crocco, Angelo Minetti e Walter Scarsi (iscritti da 35 anni) e a Gianni Alloisio e Luigi “Gino” Gaggero (“tesserati” da 50 anni). Ad Antonio Gaggero subentrò prima Ettore Compalati e successivamente dal figlio Giuliano. L’attività dopo la pandemia riprende piano piano e l’incontro di domenica scorsa ha soluto essere un segnale di speranza.