Diesel in centro: divieti “alleggeriti” sulle strade principali
Le disposizioni locali fanno seguito alla nuova normativa regionale
OVADA – Corso Saracco, corso Italia, via Molare, via Rocca, via Voltri, via Novi, corso Libertà, via Gramsci, via lung’Orba Mazzini, corso Martiri della Libertà. I principali ingressi in città e le direttive più utilizzate del centro sono inserite nella delibera pubblicata alla fine della scorsa settimana, e firmata dal sindaco Paolo Lantero, per mitigare l’effetto dello stop imposto dalla Regione fino al 15 aprile prossimo alla circolazione veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4, dalle 8,30 alle 18,30 da lunedì a venerdì.
Fanno parte dell’elenco anche via Vela, via Galliera, via Marconi, via Dania, via Ruffini, vale Stazione e il piazzale, via Rimembranza. A prevalere è stato il principio di alleggerire il più possibile gli effetti del provvedimento ad un tessuto commerciale cittadino già pesantemente piagato dagli ultimi due anni “a mezzo servizio” per l’emergenza sanitaria. Al tempo stesso tutelare l’accesso ai principali servizi.
Problemi logistico
Le regole, così come sono state concepite, sono apparse da subito molto condizionanti per una città al confine con la Liguria; non a caso dalla vicina Valle Stura già allontanata dalla situazione precaria della strada del Turchino, si sono sollevate le lamentele maggiori soprattutto da artigiani e turnisti. «Sarebbe inaccettabile – ha commentato due giorni fa il sindaco, Paolo Lantero – che chi arriva a Ovada da un paese del territorio dove non ci sono vincoli di questo tipo non potesse più attraversare la città o raggiungere i suoi servizi».
La città, nella quale non sono installate centraline permanenti per la rilevazione di emissioni e agenti inquinanti, di fatto è costretta a fare i conti con un fattore nuovo, limitazioni alla circolazione mai sperimentate in passato. In occasione dei controlli temporanei andati in scena negli ultimi anni mai è stato evidenziato un allarme particolare. Tra le altre misure individuate, nel momento in cui saranno riaperti i termini per i comuni, l’adesione al sistema “Move In”: il dispositivo, se collocato sull’auto, consente agli Euro3 ed Euro4 di circolare lo stesso per un preciso monte di chilometri ogni anno. Quest’ultimo rappresenta il solo sistema concreto per una città dotata di una sistema di trasporto pubblico locale, seppur minimale. La delibera regionale infatti associa quest’aspetto alle misure di limitazione della circolazione per certa categorie di veicoli.
I costi connessi sono di 30 euro per l’installazione della strumentazione necessaria (una sorta di scatola nera) più altri 20 euro per il servizio annuale. Il conteggio dei chilometri consentiti viene effettuato sulla base della cartografia redatta da ogni ufficio comunale per l’Ambiente. Oltre c’è solo la concreta possibilità di incorrere in sanzioni che non sono leggere. L’onere del controllo è affidato alla Polizia Municipale e alle pattuglie dislocate nel corso dell’anno nei punti nevralgici della viabilità cittadina.