Roberto Bonafè, “Armonia del colore” in mostra a Spazio Arte
L'artista di Pozzolo Formigaro espone alla galleria di Corte Zerbo
GAVI — “Sperimentazioni” è il nome con cui Roberto Bonafè sceglie di definire gli esiti della sua più recente produzione pittorica, dipinti volti all’astrattismo e marcati dalla supremazia della materia cromatica. All’incontro tra cromie, dunque, vaporoso scivolare l’una nell’altra oppure contatto di perimetri geometrici, aree bidimensionali o proiezioni volumetriche, l’artista di Pozzolo Formigaro affida l’esperienza di una rappresentazione sulla quale intende continuare a interrogarsi e muovere alla riflessione.
Non una tappa, perciò, piuttosto un passaggio all’interno della ricerca di un maestro, voce di riferimento nella storia dell’arte locale: un’esperienza visiva a cui ci invita con la personale “Armonia del colore”, allestita questo mese in Corte Zerbo alla galleria Spazio Arte di Gavi.
Classe 1948, un giovanissimo Bonafè giunge a Novi Ligure dalla provincia padovana: l’amicizia con Leveni e Foglia, Milano e le avanguardie, quindi le gallerie, gli enti pubblici, le fiere d’arte nazionali, la stampa e i cataloghi, le recensioni di Barella, Molinari, Pesce, il web si susseguono in una vita di pittura, le nature morte, i ritratti, i paesaggi.
Egli rielabora adesso la propria figurazione, mai “di maniera” o decorativa ma ibrido costante delle tradizioni tecniche e stilistiche del passato, la proietta avanti inserendo il suo discorso estetico nell’attuale processo di metamorfosi del “creare pittorico”. Prende di mira in particolare il tema del paesaggio e il dato realistico per portarli ad apparire in questi quadri come dimensioni malleabili, sul punto di trasformarsi sotto lo sguardo dello spettatore col moto sonoro di placide onde, di nuvole in viaggio nel cielo.
Nei dipinti, per lo più ampi acrilici su tavola, colore e luce diventano linea, segno, apparenza e sono tanto territori, forme ed elementi fisici quanto dimensioni, in minima sintesi metafisiche e presenze “solide” seppur invisibili, abitanti gli spazi esterni e interni agli uomini.
Fino al 26 settembre, in Corte Zerbo, a Gavi. Orari da venerdì a domenica dalle 16.30 alle 19.00. Entrata libera.