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Cambiano le regole del Consorzio servizi rifiuti: non conterà solo la popolazione ma anche l'estensione territoriale
NOVI LIGURE — Cambiano le regole del Csr, il Consorzio servizi rifiuti, che per l’area di Novi Ligure, Ovada, Tortona e Acqui Terme si occupa di regolamentare la gestione dei rifiuti, facendo dialogare i Comuni, le aziende di raccolta e le società proprietarie di discariche e impianti.
Il consiglio comunale di Novi Ligure ha ratificato le modifiche allo statuto del Csr, in seguito ad alcune modifiche alla legge regionale in materia di gestione dei rifiuti.
Il sindaco, Gian Paolo Cabella, ha spiegato che la Regione Piemonte ha effettuato alcune modifiche riguardo gli ambiti relativi alla gestione dei rifiuti. In estrema sintesi, è stato creato un ambito territorialmente competente su tutto il Piemonte mentre i vecchi consorzi, invariati nella composizione, hanno assunto la denominazione di “sub ambiti”.
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Il sindaco, inoltre, ha riferito che il 28 maggio scorso il Csr ha approvato le bozze del nuovo statuto. In quella occasione è stata effettuata una modifica nella fissazione delle quote che i Comuni sono tenuti a corrispondere al Consorzio. In pratica prima le quote erano calcolate solo in proporzione alla popolazione residente nei singoli Comuni mentre ora sono commisurate per il 90 per cento alla popolazione e per il restante 10 per cento all’estensione del territorio comunale. Ne consegue che i Comuni con territori molto vasti pagheranno leggermente di più rispetto a prima. La ratifica all’intero impianto normativo è stata approvata all’unanimità dai consiglieri comunali presenti.
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