Alessandria - Ascoli: altri tre gol regalati
Errori clamorosi nel primo tempo. Non basta cambiare l'attacco e inserire Pisseri. La Nord applaude: "Non molliamo niente"
"Russo? Nel calcio bisogna nascere pronti". Marconi? "Se non gioca lo avremo in forma a Natale"
ALESSANDRIA – Due errori enormi, altrettanti gol: la prima volta da titolare di Alessandro Russo dura lo spazio di 45 minuti, 48 con il recupero, con due sbagli che lanciano l’Ascoli e annullano il lavoro della squadra. La bocciatura arriva anche dalla panchina, a inizio ripresa dentro Pisseri. Domanda naturale: perché, allora, non schierare subito il titolare?
“Con il senno di poi è tutto facile. Dire che la scelta del portiere è sbagliata dopo che ha fatto tre errori è semplice, Pisseri non ha giocato dall’inizio perché era un rischio: chi era a Lecce lo ha visto con la gamba inferiore fasciata, che si reggeva sulle stampelle perché non riusciva ad appoggiare il piede per terra. Tutto questo – sottolinea Moreno Longo – solo 48 ore fa. L’ecografia di ieri ha scongiurato una lesione, ma ha evidenziato un edema tra muscolo e tendine. Sapevamo che la percentuale di pericolo era alta: se si fosse stirato oggi, lo avremmo perso per due mesi. Russo è stato preso come secondo portiere: era giusto che avesse la sua opportunità”.
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Che l’estremo difensore ha sfruttato male, però. “Questo è il calcio: tutti noi avremmo voluto che facesse una prestazione diversa, ma in questo sport bisogna sempre farsi trovare pronti. Ai miei calciatori lo ripeto sempre: bisogna nascere pronti, il calcio non dà il tempo di aspettare“.
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Un’altra scelta alimenta perplessità: perché Corazza, in grande fiducia, solo nell’ultima mezzora e Marconi, ancora indietro, dall’inizio? “Una scelta che rifarei sempre. Prima di tutto per il gruppo. Dietro le decisioni di un allenatore ci sono più fattori, che riguardano tutta la squadra e non solo i singoli. Tre giorni fa abbiamo disputato una gara in cui Corazza è uscito stremato dal campo. E per vedere Marconi in condizione bisogna dargli minutaggio: se non ha almeno un’ora di gioco, finisce che lo recuperiamo a Natale. I giocatori entrano in forma giocando. Siamo un gruppo – sottolinea Longo – e per me il gruppo viene prima di tutto. Ognuno ha le sue chance: siamo i primi noi, che lo vediamo ogni giorno, convinti che Marconi deve crescere, ma può farlo solo allenandosi e giocando”. Arrivare in corsa non aiuta. “E’ stato fermo per molto tempo, non è il solo: abbiamo 4 – 5 giocatori che hanno saltato la preparazione estiva e stanno rincorrendo la forma, e per loro queste gare di campionato solo quelle di inizio stagione, perché le amichevoli di rodaggio non le hanno fatte”.
Alessandria - Ascoli, i tifosi con la squadra. "Ma rinforzatela"
Incitamento per tutta la gara, gli applausi alla fine, il coro per Longo. E la richiesta alla società
Longo ha scelto il gruppo. “I diritti della squadra li difenderò sempre. Un allenatore non può occuparsi solo degli 11 elementi che vanno in campo, perché nel momento in cui si ha bisogno, chi non è stato considerato può voltare le spalle. Sono una persone coerente, schietta, con onestà intelletuale: credo che ci siamo pochi giocatori che mi possono rimproverare di non aver allenato tutti allo stesso modo. Questo è un elemento, alla lunga vincente: crea coesione, quella che ci ha permesso di conquistare la serie B”.
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