"L'Alessandria merita rispetto"
Il tecnico duro con l'arbitraggio. "Società e tifosi meritano la stessa attenzione che ho visto riservata solo ad altri"
Il presidente dell'Alessandria nello spogliatoio dell'arbitro e al telefono con Balata. "Mai successo in 9 anni. Se questa è la B..."
ALESSANDRIA – Non ha aspettato il giorno dopo per farsi sentire, Luca Di Masi. La protesta, dura, dell’Alessandria Calcio è stata immediata, per le decisioni “molto discutibili” (la definizione è di Moreno Longo) di Piero Giacomelli, arbitro a cui l’Aia ha ‘prolungato’ la carriera di tre anni, nonostante sia stato più volte fermato, per Milan – Roma della passata stagione e poi per ‘rimborsopoli’ (i rimborsi gonfiati di alcune giacchette nere). Lecce – Alessandria è stata la sua prima gara dopo lo stop.
Presidente, la rabbia è tanta..
Sono incazzato. Siamo incazzati, tutti. Se questa è la B, a me non sta bene. Per niente. Ci è stato tolto almeno un punto, meritato. Anche di più, se pensiamo a quando e come sono arrivati alcuni fischi. Sia chiaro, non ce l’ho con il Lecce, che ha fatto la sua partita. Ma con le forze esterne che hanno deciso questo risultato.
Episodi pesanti, in cui il Var non può intervenire, ma la decisione è solo dell’arbitro, e dei suoi collaboratori.
A questi mi riferisco. C’è da parlare anche del terzo gol, ma prima c’è l’espulsione sacrosanta di Tuia, graziato da Giacomelli. Chiarello era lanciato a rete, è stato falciato: un intervento almeno da giallo, sarebbe stato il secondo. Sacrosanto e, invece, è stato graziato. In quel momento il punteggio era ancora 2-1 per noi
Mentre con Di Gennaro, 15 minuti prima, Giacomelli ha usato un altro metro.
Aggiungo un particolare: l’assistente, che era vicinissimo, ha detto chiaramente all’arbitro che il nostro giocatore era scivolato e che non era intervento falloso. Glielo ha ripetuto. Ma l’arbitro ha deciso di testa sua, senza ascoltare il suo collaboratore. I nostri giocatori lo hanno invitato a consultarsi con il guardialinee: hanno protestato, ma senza esito. Anzi, Dario Migliaccio, il nostro vice allenatore, è stato espulso.
Prima di arrivare al gol incriminato, c’è un altro episodio
La rimessa laterale che era di Lunetta e, invece, è stata assegnata al Lecce. Si era già oltre i 5′ di recupero: palla legittimamente nostra, l’avremmo tenuta e sarebbe arrivato il triplic fischio. Invece questo sbaglio che ci ha penalizzati molto.
Presidente, ha parlato con Giacomelli?
Sapete come sono fatto, non è mia abitudine entrare nello spogliatoio dell’arbitro. Lo avevo fatto una volta sola, in una gara particolare, per fare i complimenti per una direzione non facile. Non potevo stare a guardare: per la società, per i giocatori, il mister, i tifosi, per me e per tuti noi. In nove anni di presidenza non mi era mai capitato di subire un trattamento simile. Ho chiesto spiegazioni, tono forte, ma equilibrato, sapete come sono fatto. E con la porta aperta, perché tutti sentissero.
La risposta di Giacomelli?
Spiegazioni generiche. Mi ha invitato a rivedere le immagini, secondo lui, e il Var, il pallone sbatte sul ginocchio di Lucioni. Si è gisustificato dicendo: “Anche il Var ha valutato così”. Le ho riviste, le immagini, non so quante volte: la dinamica, per me, e non solo per me, è diversa, ma quello è l’episodio finale dopo molti in cui il Var non ha parola e spetta solo all’arbitro decidere.
Si è fatto sentire anche in Lega?
Immediatamente. Ho telefonato a Mauro Balata. Aveva visto anche lui. Sono stato chiaro: così non ci sto. L’Alessandria non è la cenerentola: la società è sana, mette denario, investe, anche in maniera importante ha conquistato questa B con merito e non deve essere trattata così. Meritiamo lo stesso rispetto di tutte le altre, non sono più disposto ad accettare questi trattamenti.
Cosa le ha detto Balata?
Mi ha ascoltato, ha preso atto della protesta dura. Lui è il presidente della Lega, gli arbitri dipendono dall’Aia e hanno un designatore. Però anche Balata sa che l’Alessandria non tollererà più atteggiamenti come quelli di ieri a Lecce (che fanno il paio con il rigore fatto ribattere a Benevento dopo 2 minuti, ndr).
Preocupato per le ripercussioni sulla squadra?
Sono contento che si giochi già martedì, altrimenti avremmo tenuto dentro questa rabbia per una settimana. Invece possiamo tirarla fuori subito: sarà importante avere tutta la nostra gente con noi, quest’anno il pubblico ci aiuterà a conquistare la salvezza. In ogni gara, martedì in maniera particolare mi aspetto i nostri tifosi, un tutt’uno con i ragazzi. La partita di ieri ce l’hanno fatta perdere: io credo che l’Alessandria abbia gli uomini che servono per conquistare la salvezza, giocatori con valori tecnici e umani con cui Longo può lavorare bene. Non provino altri a condizionare il nostro cammino: l’Alessandria resterà in questa categoria, non accetteremo che qualcuno, una forza esterna, influisca sul nostro obiettivo. Ci sentiamo privati almeno di un punto, saremo arrabbiati e lucidi, vogliamo essere rispettati come le altre 19 società. Perché siamo esattamente come tutte.
"L'Alessandria merita rispetto"
Il tecnico duro con l'arbitraggio. "Società e tifosi meritano la stessa attenzione che ho visto riservata solo ad altri"