Valenza ricorda l’eccidio dei partigiani della Lenti. Oddone: «La nostra è una città antifascista»
VALENZA – Nel segno dei giovani la commemorazione dell’eccidio della Banda Lenti quest’anno a Valenza. Sono stati loro, alternando prosa e brani musicali, ad effettuare il passaggio di chiusura della cerimonia, a pochi passi da dove, nel 1944, i 26 partigiani furono giustiziati, al cimitero (il comandante, Agostino Lenti, trovò invece la morte per mano nazifascista in viale Vicenza qualche ora prima).
Il corteo ha percorso come da programma dal Comune fino al luogo dell’esecuzione, fermandosi ai cippi per la deposizione delle corone di alloro. Al cimitero gli interventi si sono susseguiti dopo la messa. Presente anche Mirella Lenti, cui è stato dedicato un applauso richiamato dal presidente dell’Anpi Giovanni Bosco. Mirella fu tra le ragazze che, sfidando lo sguardo dei nazisti, depose fiori sulla fossa comune dei giovani assassinati. «Il nostro ricordo non è mai abbastanza, Valenza è una città antifascista e così continuerà» ha detto il sindaco Maurizio Oddone prima dei colleghi sindaci di Camagna (dove la commemorazione si è svolta domenica scorsa) Claudio Scagliotti, di Pecetto Andrea Bortoloni, del vice presidente della provincia Gian Paolo Lumi e del presidente dell’Anpi Provinciale Roberto Rossi. Poi il momento con i giovani protagonisti, condotto da Marco Megazzini.