“Altri mondi”: arte e pittura in mostra a Palazzo Borgatta
Torna l'iniziativa promossa dal Laboratorio Etno Antropologico del paese
ROCCA GRIMALDA – Si terrà nel fine settimana la XXVI edizione del convegno organizzato dal Laboratorio Etno Antropologico di Rocca Grimalda presso le cantine di Palazzo Borgatta. “Altri mondi – Tra percezione e rappresentazione” il titolo. Parteciperanno studiosi provenienti da tutta Italia e anche dall’estero con il loro contributo per esplorare gli infiniti modi di esprimersi del nostro immaginario nel corso della storia. Domani, venerdì 17 settembre, si inizierà alle 14.30, con il saluto del sindaco di Rocca, Enzo Cacciola, e il presidente di Isral, Mariano Santaniello (nella foto sotto), mentre le giornate di sabato (18) e domenica (19 settembre) si articoleranno in due sessioni che incominceranno rispettivamente alle 9.00 e alle 14.30.
Sabato pomeriggio, poi, alle ore 18.30, nelle sale espositive di Palazzo Borgatta, si terrà la presentazione della mostra “Mondi altri“. Artisti giovani ma già affermati. Un viaggio tra le rappresentazioni e le tecniche che accompagna il convegno etnografico in programma in questi giorni.
«Con questa iniziativa – afferma il sindaco di Rocca, Enzo Cacciola – il paese diventa centro di arte e cultura». L’allestimento è curato da Filippo Mollea Ceirano. Gli artisti coinvolti sono cinque: di varie nazionalità, tutti attivi in Italia: due di loro, Arvin Golrokh e Eric Pasino, sono pittori e presentano alcuni dipinti su tela o tavola realizzati ad olio; gli altri tre, Stefano Fiorina, Pablo Mesa Capella e Alberto Parino propongono invece opere tridimensionali, materiche.
Cinque Protagonisti
Alberto Parino, classe 1994, utilizza i residui di vecchie fabbriche dismesse. La sua opera è stata realizzata per questa rassegna. Gli oggetti abbandonati della produzione post industriale si spogliano del loro significato originario ma rimangono testimoni del tempo.
Lo spagnolo Pablo Mesa Capella (1982)lavora sul tema della memoria e del tempo che si cristallizza. Ne sono un esempio i mondi che crea sotto le sue campane di vetro in cui plasma e assembla oggetti che evocano il tempo che scorre mettendoli “sotto vetro”.
L’iraniano Arvin Golrokh (1992)con i suoi quadri ad olio su tela “rivisita” il passato politico e sociale svestendolo di questo ruolo.
Eric Pasino usa la tecnica della pittura ad olio su tela e con essa fa coesistere due mondi. Sulla matrice (tavola o tela) sovrappone due disegni perfettamente compiuti, dettagliati e complessi. Dallo strato soprastante asporta lembi e frammenti in modo che le lacerazioni rivelino gli scorci del dipinto che aveva interamente ricoperto, creando un conflitto fra creazione e distruzione, conservazione e rimozione.
Stefano Fiorina porterà in mostra alcune maschere appartenenti al suo progetto “I Portatori di Luce” che nasce dall’idea di trasformare persone comuni in “nuovi eroi”, un omaggio a chi ogni giorno lotta per rendere migliore il posto in cui vive.