Camioncino contro i manifestanti alla Miliardo Yida
"Non accettiamo che chi fa sciopero - dicono dai SiCobas - diventi bersaglio e vittima di crumiri scatenati e assassini"
Annunciata una manifestazione per venerdì mattina davanti al Tribunale di Alessandria
TORTONA – Già dalla conferenza stampa di venerdì mattina scorso davanti ai cancelli del Logicor Park di Tortona, i lavoratori del sindacato SiCobas avevano lanciato un messaggio molto chiaro: “Non ci faremo intimidire dalle misure repressive e dal processo che vogliono farci perché abbiamo esercitato il nostro diritto di sciopero. Non piegheremo la testa”.
“Quello che stanno conducendo contro 54 tra operai ed operatori sindacali – dicono dal sindacato – è una sorta di “maxi processo” con l’obiettivo di colpire quei lavoratori e quelle avanguardie di lotta che sono stati capaci di mettere in discussione la macchina di rappresentata dal magazzino In’s di Tortona, ma che negli anni sono divenuti esempio per molti altri lavoratori (FedEx – Tnt, Miliardo Yida, Coop) che nel tempo hanno provato a organizzarsi contro sfruttamento, taglio dei salari e aumento dei ritmi, proprio su questo territorio”.
Camioncino contro i manifestanti alla Miliardo Yida
"Non accettiamo che chi fa sciopero - dicono dai SiCobas - diventi bersaglio e vittima di crumiri scatenati e assassini"
“Le accuse ridicole di manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale – proseguono – che la Procura di Alessandria muove oggi, a distanza di anni, a questi lavoratori si smontano già da sé. Si smontano nel momento in cui verifichiamo che quello che viene veramente messo sotto processo è la pratica dello sciopero. Sotto processo si vuole mettere la possibilità di noi lavoratori di organizzarci e, lottando, opporre al ricatto quotidiano dei padroni la nostra vita e i nostri diritti. Per questo, non lasceremo passare sotto silenzio l’ennesimo tentativo delle istituzioni di reprimere le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici. Il giorno di inizio del processo, venerdì 17 settembre, ci troveremo tutti in presidio sotto al Tribunale di Alessandria, dalle ore 9, non solo per portare le ragioni di noi lavoratori agli occhi della città, ma soprattutto per denunciare con forza il ruolo dell’azienda e degli apparati repressivi in questa vergognosa vicenda. Da qui, inoltre, rilanceremo la partecipazione e la costruzione dello sciopero generale dell’11 ottobre anche sul territorio alessandrino”.