Alessandria, la crisi del Comune in cinque punti
Ecco cos'è accaduto e cosa potrà succedere. Intervengono Pd e M5S
Nessuna indicazione, ma sembrano certi l'uscita di Borasio dalla Giunta e il 'declassamento' di Buzzi Langhi
ALESSANDRIA – Alla fine di una lunga giornata di trattative, nel corso della quale non sono mancate le tensioni dopo la già interminabile serata di confronti di ieri, all’interno della maggioranza di centrodestra è stato trovato – a poco più di un’ora da un consiglio comunale che avrebbe potuto far esplodere la crisi – l’accordo che permetterà al sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco di terminare il mandato senza rischi.
Posto che l’ex azzurro Federico Guerci già ieri aveva annunciato il suo ingresso nel Gruppo misto e l’appoggio al primo cittadino, anche i cinque fuoriusciti da Forza Italia (Sciaudone, Foglino, Poggio, Micò e Bovone) rimangono ‘in squadra’ con Lega, Fratelli d’Italia e i centristi di Barosini: l’intesa stipulata prevedrebbe l’uscita dalla Giunta dell’assessore all’Ambiente Paolo Borasio e il ‘declassamento’ di Davide Buzzi Langhi (pietra dello scandalo con la sua nomina a coordinatore azzurro decisa a Torino da Paolo Zangrillo al posto di Piercarlo Fabbio) con altre deleghe. Al nuovo gruppo InsiemeAlCentro toccherebbe dunque il nuovo vicesindaco con deleghe pesanti.
Tutto finito e crisi passata? Parrebbe di sì, ma ora si apre la lunga partita sulle partecipate. In casa Amag, infatti, è tornato a circolare prepotentemente il nome dell’ex presidente Lorenzo Repetto.
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