Frontale a Valenza, addio al giudice del podismo
Enrico Carminati viaggiava sulla macchina coinvolta nel tragico sinistro
Alla grande classica vincono la campionessa di maratona e l'azzurro di triathlon
VALMILANA – Tre anni dopo il re e la regina sono sempre loro, Gianfranco Cucco da Terruggia, della Vittorio Alfieri Asti, ma anche delle Frecce Bianche Triathlon, e Valeria Straneo, Laguna Running, ma soprattutto campionessa e orgoglio della provincia che corre.
Insieme sul primo gradino del podio al 37° Giro del Morto, la classica per eccellenza del podismo, che torna dopo un anno di pausa forzata. Avevano vinto insieme nel 2018, sono ancora i primi della classe: per Valeria è la prima gara dopo la maratona ad Ampugnano, in cui ha sfiorato il minimo per Tokyo 2021. Da quel giorno ha cercato spazi nuovi, per sé e la famiglia, in cui la corsa, però, continua ad avere un ruolo importante. “Sono tornata al punto di inizio, di nuovo “tapasciona” come alle origini”. Nella gara per eccellenza, su un percorso che conosce a memoria, soprattutto adesso che ha preso casa a Valmadonna.
Tredici chilometri e mezzo di percorso misto: al traguardo è dodicesima assoluta e prima nella classifica femminile, in 49’14”. Sul secondo gradino un altro gradito ritorno, quello di Claudia Marchisa (Atletica Alessandria) dopo la maternità: 52’45”. Terzo posto per Roberta Scabini (Running Oltrepò, 52’54”)
Il più veloce di tutti è Gianfranco Cucco, il monferrino che si divide tra podismo e triathlon e duathlon e in queste discipline ha proprio nel tratto di corsa il suo punto di forza, tanto da meritarsi la convocazione in azzurro, per la prima volta come Elite, agli Europei di duathlon a Molveno, fra dieci giorni. Oggi conferma di avere la gamba giusta: 44’06” per lui, precede il tortonese Vincenzo Scuro (Gs Gabbi, 44’43”), completa il podio Enrico Ponta (Novese, 44’57”).
Frontale a Valenza, addio al giudice del podismo
Enrico Carminati viaggiava sulla macchina coinvolta nel tragico sinistro
Prima del via un minuto di raccoglimento nel ricordo di Enrico Carminati, scomparso due settimane fa in un incidente stradale, che in tante edizioni è stato presente come giudice, appassionato e competente. Un amico che manca a tutti.