Alessandria - Brescia: un tempo non basta
Meglio i Grigi nella prima frazione, ma non finalizzano. Le rondinelle crescono nella ripresa e sono ciniche nello sfruttare gli…
Matteo Di Gennaro: "Gli applausi fanno piacere, ma sono arrabbiato"
ALESSANDRIA – “In C se sbagli dieci volte, può succedere che l’avversario ne approfitti una volta. In B dieci errori sono otto gol come minimo”. Matteo Di Gennaro ha frequentato la seconda serie a Livorno e lì ha imparato a pesare i ‘regali’ agli altri. All’Alessandria, nelle prime tre partite, stanno costando nove reti, che preoccupano anche Moreno Longo, perché alta è la percentuale di sbagli anche enormi
E Matteo Di Gennaro, che ha un concorso di colpa evidente nel raddoppio del Brescia, ammette la fatica della squadra nel secondo tempo, “perché nel primo siamo stati superiori e avremmo meritato il vantaggio. Ci siamo abbassati, soprattutto abbiamo commesso sbagli che in questa categoria nessuno può permettersi. Nei momenti di stanchezza, l’attenzione deve sempre essere al massimo, perché sono errori che pesano su partite che la squadra non ha certo meritato di perdere. E’ successo al Moccagatta, ma anche nelle due trasferte”.
Anche per questo, per la capacità di stare dentro le trame della gara, la squadra è uscita, comunque, tra gli applausi, perché i tifosi hanno apprezzato la determinazione, anche il gioco e il buon primo tempo. “Sono sincero: dopo tre gare, anche ben interpretate, ritrovarci con nessun punto e nove reti al passivo, degli applausi me ne faccio poco. Sia chiaro, fa piacere che la piazza ci sia vicina e abbia capito e apprezzato la nostra prestazione e il momento che stiamo vivendo – insiste il difensore – però sono arrabbiato, perché sono errori che ci stanno condizionando. Dobbiamo capire in fretta la causa per eliminarla, perché altrimenti diventa dura. Lavoriamo tanto in settimana, con una cura meticolosa dei dettagli, e cerchiamo di portare il nostro gioco sul campo. Dopo tutto questo tornare a casa senza muovere la classifica non è per niente facile da digerire, anzi”.
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Il salto di categoria aumenta i rischi. “Gli errori si pagano perché la qualità aumenta: nelle prime tre gare, anche senza punti, l’Alessandria ha dimostrato di stare bene in campo,di avere gioco. Forse c’è anche un difetto di abitudine alla categoria, ma la crescita deve essere, anzitutto, nella percezione di ogni giocata. Succede, nell’arco di una partita, di soffrire, anche solo uno scampolo, o di più, ed è proprio in quel momento che dobbiamo migliorare. Succederà di andare in fatica e in sofferenza, sarà quello il momento in cui soffrire tutti insieme ed evitare di sbagliare”.
"Basta complimenti, adesso i punti"
Longo: "Per un tempo siamo stati squadra vera. Na ancora errori enormi nei gol"