Al via “Ovada in Randonnée”, tra sport e promozione del territorio
Torna l'evento targato Uà Cycling Team
OVADA – Il cuore pulsante della manifestazione sarà ancora una volta piazza XX settembre, storica sede di partenza e di arrivo di “Ovada in Randonnée“. A subire delle importanti modifiche, semmai, saranno i due percorsi proposti dagli organizzatori dell’Uà Cycling Team che, in occasione dell’ottava edizione – in programma nella giornata di domani, domenica 12 settembre -, hanno deciso di “cambiare verso” al tracciato originale.
«Rispetto al passato – afferma Enrico Ravera, presidente del sodalizio ovadese – quest’anno bisognerà affrontare al contrario la Via del Dolcetto al contrario. Era da tempo che ci pensavamo, dopo averla provata più volte abbiamo deciso di proporla in questa nuova veste. Cambierà tutto: le curve, i paesaggi, la stessa altimetria». I partecipanti (al momento si registra un’importante presenza di atleti piemontesi, genovesi e lombardi, ndr) avranno la possibilità di scegliere tra due itinerari. Uno, “Dolcetto“, relativamente più semplice con i suoi 100 chilometri e l’altro, “Extreme“, lungo esattamente il doppio, con un dislivello di oltre 3mila metri. Dall’ora di partenza (fra le 7.00 e le 8.00), ciascun atleta avrà a disposizione tredici ore per completare l’impresa.
Due percorsi, con l’Ovadese in vetrina
«Le randonnée sono storie romantiche, di vita – prosegue il numero uno dell’Uà Cycling Team -. Vanno pedalate dal primo fino all’ultimo chilometro, non si tratta di una competizione». Si partirà subito, dunque, con l’asperità di Cremolino, per poi raggiungere Morsasco, Trisobbio e San Giacomo. Dopo aver attraversato il torrente Orba, i protagonisti della randonnée ovadese arriveranno al Passo dell’Alpino, snodo cruciale di una manifestazione che, in quel punto, volgerà verso il termine per i partecipanti alla 100 chilometri.
«Gli altri – spiegano i responsabili della manifestazione – dovranno affrontare ancora diverse salite, dalle Capanne di Marcarolo a Campo, sulle strade della Milano-Sanremo, fino a Pian Paludo. Si scenderà solamente dopo aver percorso il Bric Berton». Sarà questa l’ultima asperità di giornata per tutti coloro che vorranno cimentarsi nella prova più dura e selettiva. Oltre all’aspetto puramente sportivo, non manca un pensiero alla promozione del territorio. «Quest’anno l’evento si svolge nel pieno periodo della vendemmia – conclude Ravera – e non più a ottobre. É una scommessa, speriamo che possa essere apprezzata anche dai partecipanti che, eventualmente, avranno la possibilità di fermarsi per qualche secondo ad ammirare il nostro territorio».