Tratteneva per sé il denaro dei pignoramenti: in manette ufficiale giudiziario di Alessandria
La donna è ai domiciliari: rischio di inquinamento delle prove
ALESSANDRIA – Il 30 agosto scorso la Polizia ha arrestato e posto ai domiciliari su disposizione del Gip di Alessandria una donna, ufficiale giudiziario in servizio in città, ritenuta responsabile di diversi episodi di peculato.
Il provvedimento cautelare è il risultato di una complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura e coordinata dalla Procura della Repubblica che ha consentito di tracciare un quadro complessivo delle gravi e reiterate condotte illecite del pubblico dipendente.
In particolare si è riscontrato che la donna, in più circostanze, si era intromessa di propria iniziativa in procedure di pignoramento, tra debitore e creditore, sollecitando accordi tra le parti per il pagamento rateizzato degli importi dovuti dal debitore, accordi peraltro accettati di buon grado da entrambe le parti, specie nei casi in cui il debitore versava in condizioni economiche di particolare difficoltà.
Tuttavia l’indagata, come emerso nel corso della lunga attività d’indagine, consegnava solo una parte di quanto versato dai debitori e tratteneva per sé (in via temporanea o, talvolta, definitiva) delle somme che poi impiegava per foraggiare il proprio stile di vita, ben al di sopra delle possibilità economiche di un normale dipendente pubblico.
A fronte dei numerosi elementi emersi nel corso delle indagini la donna è stata sottoposta a interrogatorio dal sostituto procuratore titolare dell’indagine, nel corso del quale la stessa, pur negando ogni addebito, ha ammesso di essersi inserita nelle procedure esecutive con piani di rientro irrituali.
Successivamente all’interrogatorio, tuttavia, l’indagata ha iniziato febbrilmente ad adoperarsi per indurre i debitori a rendere dichiarazioni favorevoli in caso di convocazione da parte della Polizia: un tentativo di inquinamento probatorio che ha spinto la Procura di Alessandria a richiedere l’applicazione di una misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’indagata, poi concessa dal Gip. La donna è stata tratta in arresto dal personale della Squadra Mobile.