Ritorno in ufficio: quali i più comuni problemi posturali? Alcune utili accortezze
Purtroppo per la maggior parte delle persone, l’attesissimo periodo delle vacanze estive volge al termine. Il ritorno in ufficio o alla propria attività lavorativa torna rapidamente a prendere il sopravvento e gli impegni extra lavorativi riprendono a movimentare il restante tempo libero! Ma con tutto questo stress alla riscossa, anche la nostra postura cambierà e con essa inizieranno ad insorgere i classici dolori e fastidi.
Quali sono i problemi posturali più comuni?
Da un atteggiamento posturale deriva sempre un feedback sensoriale, sia che esso sia positivo sia negativo. Da questo possiamo comprendere come il “mal di schiena”, disturbo molto frequente ed estremamente variabile, possa essere causato dalla semplice postura che adottiamo quando siamo seduti alla scrivania, tendenzialmente china in avanti senza appoggio dello schienale; come le periartriti alla spalla, ovvero infiammazioni delle strutture intorno all’articolazione, localizzate o distribuite, possa essere indotta dalla postura anteposta delle spalle che adottiamo quando siamo costretti a passare molte ore a scrivere al PC, dato che “chiudere le spalle in avanti” per essere più comodi alla tastiera, comporta una ridotta affluenza di sangue a determinate strutture muscolo tendinee, causando così un’infiammazione. Anche la più banale postura del polso sul mouse, se non curata, può essere causa di fastidiose epicondiliti o anche detti “dolori al gomito”, causati dai ripetuti movimenti svolti in posizioni non funzionali, le quali vanno a sovraccaricare le più deboli articolazioni.
Il fattore tempo
Nel pormi la domanda del perché si assumano determinate posizioni durante la giornata, non posso non considerare quanto il tempo sia un parametro molto determinante. Per le persone che passano 8 ore della propria giornata per 5 o 6 giorni a settimana sedute, il tempo presenta la “noia”, ovvero quella condizione di insoddisfazione frustrante verso una realtà che valutiamo priva di significato, e questa condizione si rivale direttamente sul nostro atteggiamento posturale, esponendoci a possibili problematiche.
Passiamo poi in quegli uffici o posti di lavoro dove “più fai e meglio è”! Le ore di lavoro per le suddette persone, sono sempre 8 e i giorni della settimana a disposizione sono sempre quelli, per cui, per produrre di più dovrò muovermi più velocemente e se mi muovo più velocemente non riuscirò ad avere l’attenzione adatta per valutare la mia posizione nel fare ciò, ed ecco come anche qui ci si proietta verso dolori e acciacchi. Il mondo in cui viviamo è ossessionato dalla velocità! Siamo coloro che hanno inventato la chiamata rapida, gli speed date e addirittura lo speed yoga, giusto per “salutare velocemente il sole” e poi tornare a lavoro, ma siamo coloro che hanno perso di vista anche se stessi, che hanno rinunciato al loro benessere per agevolare la frenesia.
Quali le accortezze da utilizzare
L’accortezza principale è ovviamente quella di badare, per quanto ci è possibile, a “come” facciamo le nostre faccende lavorative; curare in primo luogo proprio quei piccoli ma costanti gesti, ci consentirà di avere meno stress fisico e di renderlo più sostenibile nel tempo. La seconda cosa che ritengo molto utile è il movimento o l’attività fisica; al di là di quella che si pratichi, muoverci ci consente di “resettare” quelli che sono stati i feedback sbagliati che abbiamo dato al nostro corpo; e come terzo e ultimo punto mi sento di consigliare delle lezioni di ginnastica posturale! La famosissima ginnastica posturale è considerata uno dei principali strumenti terapeutici in caso di dolori articolari, dolori muscolari e problematiche molto comuni come il dolore alla schiena, l’ernia del disco, la scoliosi e il male alla cervicale. È così nata nel corso degli anni un’enorme attenzione verso questa particolare categoria terapeutica composta essenzialmente da una serie di esercizi posturali che, nell’intento di chi li propone e di chi li esegue, hanno lo scopo di favorire il recupero e diminuire il dolore.
Quali sono dunque i benefici di questa attività?
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Forza muscolare: l’esercizio terapeutico può essere mirato al recupero della forza, del trofismo e della resistenza di muscoli deboli che contribuiscono a creare una disfunzione articolare come il male alla cervicale o il dolore alla lombare. Gli esercizi dovranno essere mirati a muscoli precisi classificati deboli grazie alla valutazione fisioterapica effettuata. In questo modo si lavorerà in maniera personalizzata sull’equilibrio muscolare e sulla postura.
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Mobilità articolare: l’esercizio terapeutico può essere mirato alla mobilizzazione di alcune regioni anatomiche e all’allungamento selettivo di alcuni muscoli precisi, classificati come eccessivamente corti e responsabili di disfunzioni. Gli esercizi anche qui dovranno essere mirati a mobilizzare le strutture effettivamente rigide e ad allungare i muscoli corti, valutati tramite alcuni test specifici di lunghezza muscolare e di mobilità articolare. In questo modo si lavorerà in maniera personalizzata sull’equilibrio muscolare e sulla postura.
- Miglioramento motorio e consapevolezza dei corretti movimenti: l’esercizio terapeutico può essere consigliato per ripristinare schemi motori corretti, la cui alterazione è stata giudicata co-responsabile dei dolori articolari. Tramite una serie di esercizi mirati per il soggetto si potrà ripristinare una corretta attivazione muscolare e un movimento fluido e privo di stress eccessivi sull’articolazione coinvolta. La ripetizione dei movimenti corretti riallineerà la muscolatura e consapevolizzerà la persona riguardo alle posture da mantenere durante la giornata per prevenire i dolori.
Come per ogni buona prassi che si rispetti, le soluzioni per evitare conseguenze spiacevoli legate alla vita prolungata in ufficio passano attraverso la prevenzione. Movimento di compensazione, consapevolezza delle posture dannose e di quelle corrette e opportuni accorgimenti attuati con attenzione e regolarità sono le armi a nostra disposizione per goderci la vita in ufficio con più serenità.
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