Il parco Eternot compie cinque anni: «Dolore trasformato in rinascita»
CASALE – Si sono aperte questa mattina le celebrazioni del quinto compleanno del Parco Eternot, sorto sulle ceneri della fabbrica Eternit. Una ricorrenza speciale, a pochi giorni dalla ripresa del processo in corte d’assise a Novara (lunedì) e a breve distanza dalla morte, avvenuta domenica scorsa, di Nadia Presotto Luparia. La scrittrice, artista e giornalista sarebbe dovuta essere la protagonista della presentazione del suo volume ‘Siamo fatti di nulla’, libro diario sulla sua lotta al mesotelioma che, purtroppo, l’ha vinta. Hanno fatto in modo che fosse comunque presente la giornalista Silvana Mossano e l’attrice Ramona Bruno, che l’hanno fatta vivere attraverso le parole del libro. In apertura di mattinata le parole del vicesindaco Emanuele Capra: «Questo parco è il dolore trasformato in senso di rinascita. Fino a qualche tempo fa qui c’era un ecomostro, lo scheletro del demone della nostra città» ha detto rivolgendosi agli studenti presenti. «Oggi è un giorno di festa, lo deve essere anche se abbiamo qualche piega nel cuore» ha proseguito Giuliana Busto, presidente di Afeva.
Nel corso della giornata gli interventi musicali del Fuck Cancer Choir, gli interventi di Stefania Crivellari e Daniela Degiovanni, la presentazione del libro ‘Sembrava che nevicasse, la Eternit di Casale Monferrato’ di Bruno Ziglioli e, nel pomeriggio dalle 16.30, il ricordo delle vittime dell’amianto e, alle 17, il concerto della Banda Filarmonica di Occimiano.
Celebrazioni anche domenica 19, con la consegna del premio Eternot.