Contro il dissesto idrogeologico: “Sistemeremo i canali di scolo”
Il sindaco Vallegra: "Non saranno lavori risolutivi"
BISTAGNO – Fissato nella memoria della popolazione bistagnese quel 24 settembre 2020 quando un’ondata di fango ha fatto ingresso nel centro del paese facendo andare a mollo non poche abitazioni ed esercizi. Il problema è collocato sulle colline circostanti, vittime del dissesto idrogeologico. Con le piogge (anche non troppo intense) Intere porzioni di poggi scivolano a valle trascinando con sé strade e servizi. Nei giorni scorsi La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per i lavori di “interventi di minimizzazione del rischio idrogeologico-idraulico nel centro abitato di Bistagno indotto dal reticolo idrografico minore”. Il provvedimento è sostenuto da risorse ministeriali sia per la progettazione di interventi di messa in sicurezza (per euro 35.970,48 euro) sia per l’esecuzione dei lavori nel contributo di 450mila euro.
“Il pericolo non la Bormida, ma le colline”
«Il problema per Bistagno non è la Bormida che, in verità, non ci ha mai dato grossi problemi. In casi estremi abbiamo evacuiamo per precauzione tre case al massimo – spiega il sindaco Vallegra – Il pericolo viene dalle colline. Con questi fondi (che cerchiamo di intercettare da tempo), sistemeremo la rete di canali di scolo che circondano il paese. L’incuria, dovuta forse al cambio generazionale dei proprietari dei fondi, che non curano più la pulizia dei fossi, e i cambiamenti climatici con temporali improvvisi e sempre più violenti, rischiano di far giungere in centro mezzo metro di fango. Con un progetto dello studio PD di Acqui e del geologo Amandola di Bistagno, affronteremo le criticità da monte a valle, costruiremo fossi nuovi e tecnologici (non solo scavati nella terra), ripristineremo quelli già esistenti e malfunzionanti, per canalizzare l’acqua verso le fognature e poi nel fiume».
All’orizzonte un lavoro capillare. «Non illudiamoci, non saranno lavori risolutivi – avverte il primo bistagnese – 450mila, tolti iva e spese si ridurranno a 350mila euro se va bene e con queste risorse, nel pubblico, non è che fai tutti i lavori che vorresti. Assicuro che non sarà un intervento fine a se stesso ma coordinato con altri, per i quali sono stati chiesti altri fondi, necessari a scongiurare il rischio idrogeologico».