Percorsi inediti e tante novità per Ovada in Randonnée
Attesa per l'ottava edizione
OVADA – “Le randonnée sono storie romantiche, di vita. Vanno pedalate dal primo fino all’ultimo chilometro, non si tratta di una competizione”. Enrico Ravera, presidente dell’Uà Cycling Team, l’ha ripetuto diverse volte nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Ovada in Randonnée”, la manifestazione non competitiva organizzata per l’ottavo anno dal sodalizio sportivo della città. “E dire che è nata quasi per scherzo – prosegue Ravera -. Poi, anno dopo anno, questa manifestazione è cresciuta e, dal 2019 ad oggi, si svolge sulla Via del Dolcetto che abbiamo realizzato insieme all’Enoteca regionale di Ovada per promuovere il territorio”.
L’appuntamento é per domenica prossima, 12 settembre, con la partenza (in programma tra le ore 7.00 e le 8.00) e l’arrivo che saranno fissati in prossimità del Caffé Trieste, nel cuore della città. “Quest’anno l’evento si svolge nel pieno periodo della vendemmia – afferma Ravera – e non più a ottobre. É una scommessa, speriamo che possa essere apprezzata anche dai partecipanti che, eventualmente, avranno la possibilità di fermarsi per qualche secondo ad ammirare il nostro territorio”.
Percorsi inediti
Due i percorsi che vengono proposti dagli organizzatori dell’Uà Cycling Team. Uno, “Dolcetto“, da 100 chilometri e l’altro, “Extreme“, lungo esattamente il doppio, con un dislivello di oltre 3mila metri. “Rispetto al passato, però – dice Ravera – quest’anno bisognerà affrontare la Strada del Dolcetto al contrario. Era da tempo che ci pensavamo, dopo averla provata più volte abbiamo deciso di proporla in questa nuova veste. Cambierà tutto: le curve, i paesaggi”.
Si partirà subito, dunque, con l’asperità di Cremolino, per poi raggiungere Morsasco, Trisobbio e San Giacomo. Dopo aver attraversato il torrente Orba, i protagonisti della randonnée ovadese arriveranno al Passo dell’Alpino, snodo cruciale di una manifestazione che, in quel punto, volgerà verso il termine per i partecipanti alla 100 chilometri. “Gli altri – conclude Ravera – dovranno affrontare ancora diverse salite, dalle Capanne di Marcarolo a Campo, sulle strade della Milano-Sanremo, fino a Pian Paludo. Si scenderà solamente dopo aver percorso il Bric Berton”.
Barletti, studenti protagonisti
Nell’occasione, alla presenza di Ivan Folli, il lombardo portacolori dell’Uà Cycling Team reduce dalle fatiche della 1001 Miglia, e dei sindaci Paolo Lantero (Ovada) e Lorenzo Lucchini (Acqui Terme), sono stati presentati alcuni progetti paralleli che potrebbero vedere la luce già nei prossimi mesi. E se da un lato, per il 2022, si guarda alle Strade di Aleramo per una randonnée da 400 chilometri, dall’altro é ormai cosa fatta l’accordo con l’Istituto Barletti di Ovada per la realizzazione di un progetto che riguarda l’ambiente, il territorio e il turismo. “Saranno coinvolte le classi di tutti gli indirizzi – hanno spiegato le docenti Barbara Tessore (che dal 2020 è anche consigliere dell’Uà Cycling Team, ndr) e Giovanna Pasetti –. L’idea è nata lo scorso anno, con la pandemia che ha stravolto le nostre vite, ma che, forse, ha anche riacceso in noi uno spirito comunitario. Ora l’obiettivo è quello di valorizzare il territorio. I ragazzi di Amministrazione, finanza e marketing si occuperanno della promozione, quelli di meccanica studieranno, nei dettagli, il funzionamento delle nuove biciclette elettriche, mentre i ragazzi dei licei approfondiranno la storia del Dolcetto e del nostro territorio, con il fine di valorizzarlo”. Saranno coinvolti anche gli insegnanti di inglese, per un’uniziativa (pluriennale) che mira a formare i ragazzi in vista della presa di contatto con il mercato del lavoro.