Premio Spumantitalia 2021 a Donato Lanati
L'enologo: "Lo spumante, più di un rosso, rappresenta la carta d'identità di un territorio"
L’enologo Donato Lanati si è aggiudicato il Premio Spumantitalia 2021 di Bubble’s Italia con la motivazione “all’enologo che nel corso degli ultimi decenni ha scommesso, contraddistinguendosi per l’impegno e la dedizione, nella valorizzazione della spumantistica italiana“, riassunta nel claim “le competenze e la passione realizzano un futuro spumeggiante”.
Un premio giunto a sorpresa, e primo nel suo genere, che va ad assommarsi ai tanti riconoscimenti internazionali ottenuti dalla somma autorità scientifica in ambito enologico, qual è Lanati, nel corso della sua quarantennale carriera/esperienza.
“Lo spumante, più di un rosso, rappresenta la carta d’identità di un territorio – spiega Lanati – Storicamente, era erroneamente visto come un prodotto di tecnologia; invece, più che l’azienda e il comunque importante apporto tecnico-scientifico dell’uomo, lo spumante esprime il territorio. I profumi vengono fuori dagli aminoacidi e, quando il loro livello è spiccatamente significativo, ci troviamo di fronte a un territorio interessante, perché in grado di produrli. Parliamo di profumi particolari che vengono metabolizzati dai lieviti e ceduti durante la maturazione in bottiglia, attraverso l’azione enzimatica che dura almeno 24 mesi, per poi proseguire con un’altra azione di enzimi, che permette agli acidi nucleici (acidi insapidenti) di passare nel vino. Si tratta di un processo complesso e certosino: lo spumante è due vini in uno (fermentazione e rifermentazione); ce lo insegnano i cugini dell’Oltralpe con lo Champagne, ma anche l’Italia oggi vanta produzioni d’eccellenza come l’Alta Langa, l’Oltrepò Pavese, il Trentino Alto Adige e il Francia Corta”.
Cosa determina il valore?
E i valori? “I fattori-elementi sono più d’uno: partiamo dalla croccantezza delle bollicine, derivante dai colloidi e dalle proteine rilasciate dal terreno, e dalla freschezza degli acidi che l’ambiente ha preservato, fino ad arrivare agli aminoacidi che caratterizzano territorio e vigneto. Importante, inoltre, è comprendere quali profumi e quali precursori degli aromi, attraverso il traduttore vite-acino, un determinato terreno è in grado di trasferire al vino. Ma fare spumante è complicato e, per questo, anche più stimolante e intrigante”.