Patuanelli apre l’Acqui Wine Days: “Settore trainante: investire di più”
Il Ministro a Villa Ottolenghi per l'apertura delle tre giorni del vino
ACQUI TERME – L’Acqui Wine Days ha preso ufficialmente il via questa mattina, venerdì 3, con un “padrino” d’eccezione. In occasione dell’incontro d’apertura “Dalle Strade del Vino agli Acqui Wine Days” la suggestiva location di Villa Ottolenghi Wedekind ha accolto il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli. Per un breve saluto istituzionale, in visita ad Acqui anche il ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone.
A fare gli onori di casa il sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini, elogiato da Patuanelli insieme ai “colleghi” di Ovada e Casale, Paolo Lantero e Federico Riboldi, per aver dato vita a un’importante realtà promozionale ed economica come il Consorzio Gran Monferrato e alla nuova strada del vino che andrà a collegare i tre territori coinvolti mettendo in comunicazione oltre 100 comuni.
“Dietro a ogni bottiglia storie di luoghi e persone”
“Le strade del vino – ha sottolineato il ministro Patuanelli – danno modo ai consumatori di entrare a diretto contatto con le produzioni locali e di imparare a conoscere la storia e le tradizioni di un territorio. Dietro a una bottiglia di vino, infatti, c’è tutto questo, storie di luoghi e famiglie. Quella del vino è una filiera dove si legano tradizioni cultura e innovazione e dove le risorse si investono e non si spendono. Il vino è il prodotto che più di ogni altro nel mondo rappresenta il nostro Paese. Investire significa dare risorse ai quei settori in grado di dare un valore aggiunto all’economia nazionale, e quello del vino è certamente uno di questi settori”.
Durante l’incontro di apertura dell’Acqui Wine Days sono intervenuti la presidente della 11a Commissione permanente Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato Susy Matrisciano, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa – “Il Piemonte è una regione bellissima e variegata. Abbiamo tanti giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del vino. La Regione proprio su questo aspetto sta investendo fondi importanti” -; il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Acqui Paolo Ricagno – che ha lanciato un appello al ministro chiedendo la riapertura dei flussi dai Paesi extra Ue per consentire il ritorno nelle vigne dei lavoratori stranieri, “perché purtroppo gli italiani disponibili per la vendemmia sono sempre meno”, ponendo poi l’accento sui costi eccessivi sostenuti dai produttori e la necessità di politiche attive per l’export del settore vitivinicolo – il rappresentante della Giunta della Camera di Commercio Alessandria-Asti Carlo Ricagni – colui che per primo ha lanciato l’idea di una strada del vino che collegasse Acquese, Ovadese e Casalese: “In Piemonte – ha dichiarato – abbiamo circa 12mila aziende vitivinicole e 5mila di queste sono nel Monferrato. La strada del vino è un progetto che potrà dare risultati davvero interessanti” – e il presidente de “I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato” Gianfranco Comaschi.