Mezzo secolo di aiuti a Murayi
Cinquant'anni fa grazie a tre sacerdoti tortonesi cominciava la missione in Burundi, che oggi prosegue con l'associazione Ascolta l'Africa
Domenica 29 agosto, per Murayi nel Burundi è stato un giorno importante: si è festeggiato il cinquantesimo di fondazione della parrocchia. Ripercorriamo a grandi linee le varie tappe. Tutto ha avuto inizio nel 1970 quando alcuni sacerdoti tortonesi (monsignor Francesco Giorgi, don Alfredo Ferrari, don Piero Montecucco e don Carlo Molinelli), si recano in Burundi su proposta di monsignor Libero Meriggi. Nel 1971 monsignor Andrea Makarakiza chiede ufficialmente al vescovo Canestri di adottare una nuova parrocchia della sua Diocesi. Nel maggio del 1972 don Alfredo Ferrari accetta di partire per diventare parroco della parrocchia di Murayi; in un secondo momento lo raggiungeranno don Gianni Menig e don Livio Vercesi.
Nel 1974 alla presenza di don Alfredo e don Livio iniziano i lavori della chiesa che viene inaugurata nel 1979 da monsignor Luigi Bongianino. Nel 1987 le situazioni politiche costringono don Alfredo a lasciare il Burundi per trasferirsi definitivamente in Congo. Nel 2010 il vescovo di Tortona Martino Canessa inaugura il “Centro Giovanile” donato dall’associazione novese di “Ascolta l’Africa” e nel 2011 iniziano i lavori per la costruzione della canonica annessa alla chiesa di Murayi.
Unica testimone e protagonista di questi 50 anni, che è sempre stata presente sin dall’inizio in Burundi, anche se ultimamente non più a Murayi ma a Ngozi, è suor Maria Vittoria Soldi, recentemente ritornata in Italia.
«La Parrocchia di Murayi ora è servita dal clero indigeno e da suore, dorotee, ma indigene – ha affermato don Livio – la Chiesa è ben piantata in Burundi con personale autoctono e abbondante: la missione “ad gentes”, come si diceva una volta, qui è finita».
In una chiesa gremita da oltre 5 mila fedeli, dopo la celebrazione della messa, celebrata dal parroco di Murayi, Apolinaire Ntakarutimana, il rappresentante di “Ascolta l’Africa”, Stefano Gabriele, in questo periodo in missione per seguire principalmente i lavori dell’acquedotto, delle fontanelle e dei lavatoi, portando quel contributo economico ottenuto grazie alla generosità dei cittadini novesi, ha ritirato una targa per i nostri due parroci diocesani don Alfredo e don Livio, che principalmente si sono adoperati per il bene e la dignità di queste lontane terre.
Nella stessa chiesa parrocchiale di Murayi è stata collocata una targa ricordo con i nominativi di tutti i parroci che si sono avvicendati nel corso degli anni. I numerosissimi fedeli presenti hanno applaudito a lungo e tanti di loro si ricordano ancora di don Alfredo e don Livio.