Abbate tira le orecchie ai ‘potenti’ di Casale sulla squadra di calcio
Invettiva del consigliere comunale
CASALE – Alessandro Abbate, consigliere comunale ex Ritrovare Casale e da qualche mese in Italexit con Paragone, lancia una chiamata alle armi per il Casale Calcio, recentemente oggetto di un passaggio di proprietà, dal duo Gaffeo Coppo alla cordata Console & Partners con nuovo presidente Simone Servetti.
«Perché i potenti casalesi snobbano il Casale? Penso che sia sotto gli occhi di tutti il fatto che la squadra calcistica della città da tempo non venga minimamente presa in considerazione da quelle che tutti noi conosciamo come le potenze casalesi – dice Abbate in riferimento, evidente, alle industrie e ai marchi più rilevanti della città – Basta vederlo anche nel marketing stesso che vede una squadra storica come il Casale Calcio passare in secondo piano su tutto. La politica come al solito da questo discorso è in grado solamente di tirare acqua al proprio mulino senza mai prendere una presa di posizione come invece andrebbe fatto, visto che ci dimentica che tale squadra fa parte della storia della nostra città. Il potere casalese guarda sempre più alla palla a spicchi, senza nulla togliere a questo sport che ho avuto l’onore di seguire per tanti anni, quando a Casale il basket era veramente il basket. Tutti siamo cresciuti nel mito del Casale calcio e del Casale in mano ai potenti di Casale. Ce lo hanno raccontato i nostri nonni e inoltre, tornando a parlare di marketing, ci si dimentica che una squadra scudettata e dal fascino unico quale è il Casale meriterebbe sicuramente un trattamento diverso. Però nulla. Mai un passo più lungo della gamba. Mai un nome che ai casalesi darebbe fiducia. Quella fiducia che un tempo davano certi nomi al potere ma che oggi sono, a mio dire, i grandi assenti per quella che invece dovrebbe essere la rinascita partendo proprio dal settore giovanile di una squadra storica, che negli anni si è vista tutte le rivali andare avanti mentre lei è sempre rimasta nel limbo… Perché, mi chiedo io? Un sogno? Direi di sì….il sogno di tanti casalesi, che se anche non seguono più direttamente il Casale, vorrebbero vederlo un giorno tornare allo sfarzo di un tempo. Ironia della sorte quando il Casale fa comodo viene sempre tirato in ballo, anche dalla politica e dall’imprenditoria stessa.. è la nostra storia.. una storia sulla quale dovreste tornare a investire partendo proprio dalla cultura che andrebbe trasmessa ai giovani e invece nulla… devono sempre arrivare da fuori per provare a farlo».