Dramma afghano, CrescereInsieme tende la mano ai profughi
Contatti con la Provincia per aumento posti d?accoglienza
ACQUI TERME – È l’argomento più seguito dai media. La conquista del potere dei talebani in Afghanistan e la costituzione dell’Emirato islamico, al di là delle rassicurazioni di facciata, prelude un futuro buio per la popolazione di quel Paese relativamente al godimento dei diritti civili (soprattutto per le donne). Da anni accanto ai profughi e rifugiati politici, la cooperativa Crescereinsieme di Acqui Terme è scesa in campo tendendo una mano agli afghani in fuga, tessendo rapide trattative con i vertici che gestiscono l’emergenza umanitaria e chiamando a raccolta tutte le energie, anche di personale, necessarie ad affrontarla.
“Dalla nostra cooperativa piena disponibilità”
«In questi tempi di estrema urgenza ed emergenza legati alla situazione geopolitica dell’Afghanistan, l’Italia si sta mobilitando su vari fronti per assicurare da un lato l’evacuazione di quanti più civili possibile, dall’altro l’accoglienza di cittadini afghani giunti nel nostro Paese in cerca di un futuro migliore – spiega la presidente Alessandra Alfrani – La nostra cooperativa, attiva nell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati da quasi 20 anni, di concerto con gli enti locali con cui collabora, ha risposto all’appello realizzato da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dal Servizio Centrale dei progetti SAI (ex SPRAR) – gestito dal Ministero dell’Interno. Nel dettaglio ha dato piena ed immediata disponibilità, nel limite dei posti disponibili finanziati dai progetti SAI, all’accoglienza di nuclei afghani sul territorio del Cisa Asti Sud, della Provincia di Alessandria e del Comune di Alice Bel Colle».
Le equipe di progetto sono in contatto con i referenti del Servizio Centrale del Ministero dell’Interno per intercettare le necessità di accoglienza e inserire nei comuni non solo dell’Acquese nuclei famigliari composti da uomini donne e bambini, arrivati con i ponti aerei di questi giorni. «CrescereInsieme, insieme alla Provincia di Alessandria, si è inoltre data disponibile anche all’aumento dei posti in accoglienza del progetto attivo sul territorio provinciale alessandrino – concludono dalla cooperativa sociale – siamo dunque in attesa di vedere definiti i modi e i tempi che il Ministero dell’Interno proporrà agli enti locali per questa ulteriore azione di risposta all’emergenza umanitaria in atto».