Mozione della Lega: «Gli assorbenti siano tassati come beni di prima necessità»
Il capogruppo in consiglio Drera:«Le donne sono penalizzate»
CASALE – Il gruppo consiliare della Lega di Casale (guidato da Alberto Drera e composto da Mariella Travaglini, Tiziano Allera, Stefano Fava e Veronica Durante) ha presentato una mozione per porre l’attenzione di giunta e consiglio comunale sulla lista dei beni che il Governo riconosce di prima necessità – tassati con l’Iva al 4% – e di incoraggiare gli stessi a unirsi all’appello di chi chiede che anche gli assorbenti vengano inclusi in questa lista, essendo attualmente beni di lusso tassati al 22%
«La Lega, per tradizione, la maggior parte delle volte si occupa di tematiche che riguardano la quotidianità e ciò che potrebbe portare dei benefici alle persone, cercando di colmare alcune lacune o problematiche all’interno dello Stato – spiega proprio il capogruppo Drera – che avanza poi alcun proposte – Al contempo, un’ulteriore richiesta è quella di valutare la possibilità di instaurare a livello locale una collaborazione fra le farmacie e le attività commerciali al fine di proporre alla popolazione prodotti igienici femminili ad un prezzo calmierato. L’ultima proposta invita a valutare la possibilità di effettuare uno studio di fattibilità sul posizionamento, in alcuni punti strategici quali scuole, ospedali e uffici, di dispenser di prodotti igienici di prima necessità».
Continua il numero uno del Carroccio in consiglio: «Occorre sottolineare che l’Iva al 4% viene applicata ai beni di prima necessità come prodotti ottici, farina, pane, pasta, libri, mangimi per animali e altri prodotti. Riteniamo sia indispensabile porre in trattazione questo tema perché se questa proposta venisse valutata a livello centrale sarebbe una grande conquista di civiltà per tutti. Uno Stato deve cercare di agevolare la vita dei propri cittadini e mettere in primo piano le questioni importanti per gli stessi.
Riteniamo che questa tematica sia, a ragione, molto sentita da tutte le donne che quotidianamente si trovano a fare i conti con un’aliquota Iva iniqua e che non tiene conto delle reali necessità di una parte della popolazione. Questo tema sarebbe rilevante in qualsiasi periodo storico, ma lo è ancor di più in questi mesi in cui le conseguenze legate al virus, soprattutto sul versante economico, continuano a essere pressanti. In un momento storico simile riteniamo che sia necessario aiutare le famiglie su più ambiti per cercare di alleviare le criticità che inesorabilmente aumentano quotidianamente.
Riteniamo che questo possa essere un buon momento per dare un segnale forte su un argomento che a qualcuno potrebbe apparire secondario e poco importante, ma che in realtà riveste un grande significato sia per quanto riguarda un cambio culturale di visione sia per consentire alle persone interessate di avere un risparmio al momento dell’acquisto di questi prodotti. Le contraddizioni sull’aliquota Iva sono molteplici e riteniamo che sia necessario iniziare a ripensare alle priorità delle persone per arrivare ad una valutazione condivisa di quali siano i prodotti che occorrerebbe introdurre tra i beni di prima necessità.
L’acquisto degli assorbenti non è una scelta bensì una necessità e in quanto tale è opportuno che l’aliquota relativa a questi prodotti prenda in considerazione questo elemento: pensiamo che le donne siano penalizzate. Molte associazioni hanno richiesto che questo tema venisse trattato e modificato e noi ci uniremo a loro in questa battaglia perché crediamo che sia un argomento veramente rivelante, specialmente in un periodo simile» conclude Drera.