Lavori al "Gnocchetto", nuova chiusura della provinciale 456
Attesa la conferma di Anas
OVADA – «Abbiamo bisogno di chiarezza e di sapere la programmazione dei lavori senza un così scarso preavviso, perché anche la programmazione del nostro lavoro è importante, tanto quanto quella di chi opera nel cantiere del Gnocchetto». C’è la firma dei rappresentanti del Gruppo Viabilità delle Valli Orba e Stura in calce al documento che, nel primo pomeriggio di ieri, è stato fatto pervenire ai sindaci e alle autorità locali.
Come prevedibile, infatti, l’annuncio dell’ormai imminente chiusura della strada provinciale 456 all’altezza della frazione Gnocchetto per i prossimi dieci giorni – ad esclusione dei giorni festivi (sabato e domenica) – ha immediatamente scatenato le ire degli abitanti della zona. «Con questa lettera intendiamo manifestare lo sconcerto per la decisione di chiudere nuovamente la tratta in località Gnocchetto dal 25 agosto al 3 settembre per dar seguito ai lavori di sbancamento della terra in prossimità della frana ormai ben nota. Avevamo appreso con sollievo il passaggio di competenza della strada ad Anas Piemonte dopo 20 lunghi mesi dall’evento franoso che l’aveva interessata e con tutte le dinamiche che ne sono seguite ed eravamo parzialmente soddisfatti della sua riapertura dalle ore 7 alle 19 di tutti i giorni, festivi compresi. Parzialmente poiché questo orario di apertura danneggia comunque quella grossa fetta di pendolari che lavorando su turni non possono usufruire della strada per almeno uno dei due viaggi che li portano al lavoro, giudicando da comuni utenti incomprensibile il fatto che non si potesse garantirne l’apertura 24 ore su 24».
Lavori al "Gnocchetto", nuova chiusura della provinciale 456
Attesa la conferma di Anas
Da domani, invece, e per i prossimi dieci giorni, la strada del Termo tornerà ad essere uno snodo cruciale per la viabilità fra il Basso Piemonte e la Liguria, oltre all’A26, che rimane gratuita (con esenzione del pedaggio) fra i caselli di Ovada e Masone. «Apprendiamo di questa nuova chiusura e vorremmo capire se e come sia stato fatto tutto il possibile per poter svolgere i lavori nell’orario di chiusura notturno o a strada aperta – proseguono dal Gruppo Viabilità -. Abbiamo visto i mezzi lavorare per rimuovere la terra già in questi giorni con la SS456 transitabile e ci domandiamo quindi se non fosse possibile operare anche in futuro senza dover chiudere il traffico, seppur presumibilmente con tempi più lunghi per il completamento delle operazioni. Ci chiediamo altresì perché non possa essere presa in considerazione l’apertura quanto meno con finestre temporali che permettano ai pendolari di poter usufruire della SS456 per andare al lavoro. Se si garantisse un’apertura per fasce orarie dalle 5 alle 9 del mattino, dalle 13 alle 15 del pomeriggio e dalle 17 alle 23 (lavorando sulla frana nei restanti orari) si potrebbe garantire alla quasi totalità dei lavoratori il passaggio sulla SS456 evitando il passaggio in autostrada o attraverso la “sempre benedetta” ma assai disagevole strada del Termo. Ne approfittiamo anche per chiedere all’Unione dei Comuni SOL ed al Comune di Ovada un incontro che ci spieghi chiaramente lo stato dell’arte, su come stiano procedendo i lavori, quale sia il progetto definitivo di sistemazione della SS456 ed i tempi di ultimazione del cantiere».